La decisione dell’istituto comprensivo “Giordani-De Sanctis”, di approvare l’istituzione della “carriera alias”, che consente di cambiare i dati anagrafici di bambini e ragazzi sulla base di una loro presunta identità di genere, ha destato molto scalpore. Le diverse fazioni si sono espresse a modo loro, con o senza cognizione di causa, non importa. Ma la questione dell’educazione di genere è importante e non va affatto sottovalutata e tantomeno giudicata. Pop Officine Popolari, associazione di Manfredonia che si occupa di politiche sociali e culturali, ha deciso di candidare un proprio progetto sull’Avviso Regionale “Puglia Partecipa”, pensando di centrare il percorso sull’Agenda di genere e le criticità connesse, concentrandosi sul tema della fluidità di genere e dei problemi di giovani e famiglie coinvolte. Il progetto, infatti, si basa sull’assunto che nessun intervento può essere efficace senza un cambiamento della mentalità che elimini pregiudizi, atteggiamenti, condotte e abitudini basati su stereotipi negativi di genere e sull’idea dell’inferiorità del “diverso”. L’obiettivo finale dell’educazione al genere è stare bene con la propria identità, qualsiasi sia la propria soggettività, ma è anche una forma di prevenzione della violenza di genere poiché si interroga sul rapporto tra identità/differenze/relazioni di genere e stereotipi culturali e favorisce l’assunzione di modelli non violenti di identificazione e di relazione. La proposta di progetto, intitolato “Il mio nome è Nessuno”, ha trovato subito l’adesione convinta dell’ASL Foggia in veste di “soggetto decisore pubblico”. Fondamentale l’interesse manifestato dal Comune di Manfredonia, attraverso l’Assessore Grazia Pennella e la Commissione consiliare al Welfare presieduta da Antonia Facciorusso. Ha aderito anche l’AGEDO Foggia, guidata da Rosa Pedale, associazione che ha come scopo principale quello di valorizzare la persona, e in particolare la fascia della popolazione LGBT e le loro famiglie, nonché prevenire e intervenire nei casi di disagio, discriminazione e violenza legate all’identità di genere e all’orientamento sessuale. Gli Istituti Comprensivi “Giordani – De Sanctis”, “Don Milani – Maiorano” hanno aderito e altri Istituti scolastici hanno manifestato estremo interesse all’adesione. Il progetto si articolerà in sei mesi, nel corso dei quali saranno attivate una serie di azioni pubbliche che vanno dai tavoli di confronto alla formazione, dai workshop agli incontri con gli operatori sanitari, dall’ascolto delle testimonianze all’esame delle buone pratiche. La residenza teatrale Bottega degli Apocrifi, anch’essa aderente al progetto, avvierà un percorso psico-teatrale, un “rito” collettivo di acquisizione di ascolto e consapevolezza sul tema di progetto destinato ai giovani, con rappresentazione finale. Al partenariato aderiscono inoltre ARCI Viceversa e Babalaba MammeInCircolo e il progetto si avvarrà del sostegno formativo di ARIAC (Associazione Ricerca Apprendimento Cooperativo) Manfredonia. Chiunque vorrà aderire potrà farlo, poiché il percorso di partecipazione sarà aperto all’inclusione di tutte le realtà di comunità.
Mariantonietta Di Sabato