Venerdì 22 Novembre 2024

Finanziato progetto Palazzetto Scaloria

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SI CONCRETIZZANO le speranze di ricostruire il Palazzetto dello sport di Scaloria rimasto incompiuto dopo la costruzione della struttura portante rimasta poi abbandonata e naturalmente vandalizzata ridotta ad un rudere fatiscente e pericoloso. Il Ministero dell’interno con proprio decreto del 19 ottobre scorso ha assegnato al Comune di Manfredonia – informa il sindaco Gianni Rotice – un finanziamento di cinque milioni di euro a fronte del progetto di ricostruzione approvato dalla giunta comunale il 28 aprile scorso e candidato dall’Amministrazione comunale nell’ambito «degli investimenti ministeriali in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento  della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale».

IL PROGETTO Palazzetto Scaloria prevede la demolizione dei resti del Palazzetto abbandonato e quindi la realizzazione di una nuova struttura di concezione moderna polifunzionale che potrà ospitare diverse discipline sportive come il basket, la pallavolo, il calcio a 5, regolarmente omologate dal CONI.

OLTRE al Palazzetto, l’amministrazione comunale ha candidato il progetto inerente al recupero di quello che doveva essere lo stadio comunale iniziato e abbandonato. Il progetto è candidato ad un finanziamento di tre milioni di euro nell’ambito della Missione n. 5 “Inclusione e coesione” del PNRR. L’intento è quello di sistemare quell’area in modo tale da organizzare una “Cittadella dello sport” comprendente anche altre strutture anche private presenti.

AL DI LA’ del supporto alla dotazione di un’impiantistica sportiva alquanto carente (il nuovo stadio conterrà anche una pista di atletica), le strutture come rinnovate e adibite all’uso specifico, restituiranno un’area di pregio a funzioni più consoni al paesaggio garganico ed elimineranno alcuni dei ruderi sparsi per la città testimonianze di promesse non mantenute. Ruderi che a quanto pare aumentano. Ne è sorto uno in bella vista mare in viale Miramare, il panorama nobile cittadino: il pregevole edificio annoverato ad esempio nei libri di architettura, unico albergo nell’abitato, demolito per ricostruirvi un ibrido alloggi-hotel, è stato iniziato ma ben presto interrotto non si sa per quali ragioni lasciando un cumulo di macerie. Quello squarcio di costruzione divenuto un deplorevole ammasso di rovine prive peraltro di adeguate protezioni di sicurezza pubblica. Uno sconcio rimasto incomprensibilmente ignorato.

  Michele Apollonio

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