SONO state rimosse le carcasse d’automobili rubate e cannibalizzate prima di essere date alle fiamme, nascoste sugli argini e nell’acqua della marana Capacciotti. Alcune decine di resti d’automobili. Uno scempio ambientale. Una operazione resa particolarmente complicata per la natura accidentata dei luoghi, condotta dal personale dei depositi giudiziari Officina Di Ciomma di Cerignola e ACI Pasquale Rinaldi di Manfredonia, alla presenza dei carabinieri e della polizia locale di Cerignola, e l’assistenza degli ispettori ambientali volontari “Civilis” del comandante Giuseppe Marasco.
UNA OPERAZIONE, ultima in ordine di tempo di una serie resa possibile grazie all’intraprendenza dell’indomito Marasco che imperterrito, assieme ai suoi uomini, conduce una battaglia serrata a tutto quanto è inquinamento, malaffare. «È incredibile – osserva Marasco – quanti e quali delitti vengono commessi contro la natura e dunque contro gli esseri viventi dal momento che la contaminazione di sostanze inquinanti si espande nel suolo, nell’acqua, nell’aria procurando danni alla natura e alle persone. La contaminazione provocata dai resti di automobili abbandonati, è particolarmente dannosa in quanto si protrae nel tempo. Di qui l’importanza di intervenire, ripulire e disinquinare».
IL COMANDANTE Marasco con caparbia insistenza, ha consentito alle forze dell’ordine di intervenire e eliminare uno scempio inqualificabile radicato nelle campagne del territorio. Eclatante il caso dell’ex aeroporto di Borgo Mezzanone, dove da anni erano state ammassate centinaia, forse migliaia di carcasse di automobili. L’intera area è stata liberata da quel vergognoso ingombro, bonificata aree e restituita alla natura. Analogo discorso per il lago artificiale Capacciotti realizzato negli Anni 50 dal Consorzio di bonifica della Capitanata, nei cui fondali è molto probabile che giacciono auto depredate di tutto. «Qui non si tratta solo – evidenzia Marasco – di eliminare discariche abusive e cimiteri di scheletri d’automobili: occorre una attività di prevenzione diffusa unitamente ad una forte sensibilizzazione della gente».
IL FURTO di automobili per essere cannibalizzate, vale a dire spogliate di tutto, dalle parti meccaniche alla tappezzeria, è diventato un fenomeno che va ingrossandosi sempre di più, giorno per giorno. E di pari passo prospera il mercato parallelo di pezzi di ricambio d’auto di ogni marca. Le statistiche sono eloquenti: segnalano furti a migliaia. La provincia di Foggia è seconda nella graduatoria dei furti d’auto, preceduta dalla limitrofa BAT dove nel 2021 sono state rubate e distrutte 2.757 automobili. Un numero impressionante che determina una serie articolata di conseguenze economiche e sociali (a parte il danno diretto del derubato). Una triste realtà impressa nelle fotografie e nei filmati di Marasco e dei suoi ispettori ambientali volontari che documentano una delle cancrene di un territorio di grande pregio agricolo e ambientale, ma dominato da un fenomeno malavitoso che crea apprensione e disagio.
Michele Apollonio