Ad un anno dalla elezione del centro destra al governo della città di Manfredonia guidata dall’imprenditore Gianni Rotice è doveroso fare un primo punto della situazione riguardo allo sviluppo del programma elettorale proposto da chi con grande coraggio si è messo in gioco per provare a cambiare le sorti della nostra Manfredonia. Una campagna elettorale che ha convinto la maggior parte della città con lo slogan: E’ ora di? Cambiare, Crescere, Investire, Fare… Dopo quasi un anno di mandato cosa è cambiato rispetto al passato? C’è la consapevolezza che Manfredonia ha grandi prospettive di crescita e sviluppo, i suoi punti di forza sono un patrimonio inestimabile di risorse ambientali, artistiche ed architettoniche, unitamente a quelle del mare, della terra e di tutte le diverse attività produttive del commercio dell’artigianato e dell’industria. Il problema è mettere a frutto tutto questo. Dopo quasi tre anni di commissariamento per effetto dello scioglimento del consiglio comunale per “presunte” infiltrazioni mafiose e un pre-dissesto finanziario che ci ha portato allo sviluppo di un piano di risanamento di bilancio con cui faremo i conti fino almeno al 2027, Rotice e la sua squadra provano a riassemblare i tanti cocci rotti nel passato per ripartire col piede giusto. La pesante eredità del passato e le terribili situazioni del presente: post-pandemia, la guerra in corso, non hanno certo facilitato il giovane gruppo di lavoro di Gianni Rotice. Una squadra che oltre a tutto ha dovuto assestare e rodare un’organizzazione che per la prima volta si è ingaggiata nell’attività politico-amministrativa fase in cui si paga lo scotto di un avviamento che ha bisogno dei suoi tempi e che inevitabilmente porta delle défaillance, tesoro di esperienza per maturare e crescere. La burocrazia in Italia non è semplice e porta tempi ancora troppo lunghi. Il punto è che quando ci si assume delle responsabilità soprattutto verso una comunità, occorre dare delle risposte chiare e concrete poiché in gioco c’è il benessere ed il progresso di un territorio che da troppo tempo chiede riscatto. I temi focali sui quali si sta lavorando ma che non hanno ancora portato delle concrete risposte sono gli ambiti della legalità e sicurezza pubblica, più telecamere, più repressione, più presenza dello stato per le strade. Pianificazione urbana ed industriale, oltre al rifacimento delle strade sul qual fronte la Regione Puglia ha fornito un notevole supporto, occorre intensificare l’attività verso le problematiche dei servizi sui comparti, comprendere se c’è un nuovo progetto di waterfront e dell’area ferroviaria in gran parte privatizzata, dare un chiaro indirizzo su come riqualificare le aree portuali, connessione tra la città ed il mare e sul completamento del progetto Lama Scaloria. Lo sviluppo e l’occupazione passa dall’area industriale che continua ad essere priva di servizi e di piani di finanziamenti pubblici. Occorrerebbe un interlocutore pubblico che se ne occupi esclusivamente vista la portata del potenziale indotto lavorativo fonte di ossigeno all’economia cittadina, comprendendo il mare e le sue potenzialità inespresse soprattutto dalla pesca a causa di un retaggio culturale che blocca il suo sviluppo nonostante le “private” fatiche progettuali messe in campo per far rinascere il mercato ittico per valorizzare il pescato del Golfo. All’ospedale non occorrono finanziamenti per nuove attrezzature, troppe giacciano in stato di abbandono, gioco di un’economia perversa che in passato ha portato dissesti finanziari anche su quel fronte, serve un esercito di operatori sanitari che forniscano servizi ed assistenza, oggi l’ospedale di Manfredonia è una scatola vuota. Il patrimonio ambientale ha bisogno di essere messo a servizio dei fruitori, dei turisti e per creare opportunità di lavoro. E’ ORA di… intensificare l’attività politica, ancora di più, allargandola a nuove risorse umane, migliorare il dialogo ed il confronto con l’opposizione politica per, assieme, raggiungere l’obiettivo Comune.
di Raffaele di Sabato
Queste le dichiarazioni di Gianni Rotice:
“Chi ben comincia, è a metà dell’opera…Strada facendo, in poco più di 10 mesi dal suo insediamento, l’Amministrazione Rotice, oltre ad affrontare quotidianamente emergenze, ha compiuto un percorso di programmazione ed ottenimento di importanti obiettivi per Manfredonia.
– Riavviata macchina ferma in un momento di storica difficoltà internazionale (coda pandemia, guerra in Ucraina, inflazione, caro energia) in un quadro locale già deficitario (commissariamento, pre dissesto finanziario che ingessa l’Ente con un piano di rientro sino al 2027 con rata di 2,4 milioni di euro l’anno, tecnostruttura sottodimensionata, crisi del tessuto economico sociale ai limiti dell’emergenza).
– Riportare Manfredonia al centro delle dinamiche istituzionali di sviluppo, riallacciando i rapporti e le interlocuzioni a tutti i livelli
– riaprire Manfredonia al mare ed alla sua economia dopo decenni in cui sono state letteralmente voltate le spalle;
– potenziamento del welfare (1 milione di euro per bonus alimentari, affitti e bollette utenze) con una particolare attenzione all’emergenza abitativa e all’abusivismo (non si costruiscono “case popolari” dall’inizio degli anni 90, sbloccato progetto per nuovi alloggi con ARCA)
– disabilità ed integrazione: istituita la figura del Garante della Disabilità, potenziata l’attenzione per le esigenze dei disabili e delle loro famiglie, ottenuto finanziamento dalla Regione Puglia per progettazione Piano Abbattimento Barriere Architettoniche.
– Stabilizzati dopo 26 anni gli LSU (90 unità)
– Dato sostegno e slancio ai nuovi Scavi Archeologici del Parco Archeologico di Siponto ed apertura del Museo del Mare a cura dell’Associazione Centro Cultura del Mare (in collaborazione con la Provincia)
– Pur senza risorse economiche riavviato un piano di rifacimento strade, manutenzione verde e decoro urbano
– Riavviata la filiera turistica e degli eventi (festa patronali, appuntamenti religiosi di quartiere, carnevale, sport) che ha portato ingenti e costanti flussi già a partire dalla primavera fino a queste settimane.
– Finanziamenti pari a 60milioni di euro per progetti PNRR e con Regione e Provincia interventi per scuole, trasporti e strade
– Riacceso con Regione e Asl i riflettori sull’Ospedale San Camillo sulle sue criticità (struttura, servizi, personale) e sul suo rilancio come punto di riferimento sanitario del Gargano
– Ricostruito il patto di collaborazione con la Squadra Stato per la lotta alla mafia e ad ogni tipologia di crimine, sia con il rafforzamento di presenza di Forze dell’Ordine che la creazione di percorsi di legalità e senso civico.
– Rinnovato il rapporto di confronto e fiducia con la comunità con l’apertura ai cittadini degli uffici di Palazzo di Città, con maggiore trasparenza amministrativa e comunicativa.
– Giovani e sport: rapporto di stretta e diretta collaborazione con tutti gli Istituti di ogni ordine e grado, valorizzazione dei GIOVANI TALENTI, piano di sport per tutti e recupero strutture sportive come contenitori educativi.
– Economia e Zes: creazione delle condizioni per la nascita\attrattività di nuove micro, piccole e medie aziende”