Il 16 ottobre si celebrata la Giornata Mondiale dell’Alimentazione per ricordare l’anniversario della data di fondazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), istituita a Québec il 16 ottobre 1945. Manfredonia, con le sue specialità alimentari, farrate, scaldatelli, “ciambotte”, provole di bufala, ha dato un piccolo contributo alla sicurezza alimentare globale dimostrando che è possibile una nutrizione sana con i piatti della tradizione. La commissaria Francesca Crea ha lasciato un’eredità importante al patrimonio sipontino con l’istituzione del Disciplinare per la De.Co., la denominazione di origine comunale su base volontaria, che ha fatto la fortuna del Culatello di Zibello, al prosciutto di Sauris per esempio. La De.Co è uno degli strumenti di valorizzazione territoriale tutta in mano al Comune ed ai cittadini: la denominazione comunale, infatti, è un’attestazione di tipicità istituita e concessa dall’amministrazione comunale al fine di tutelare e valorizzare un prodotto tipico, una ricetta tradizionale, un’attività agroalimentare o un prodotto dell’artigianato (alimentare e non) in stretta correlazione col territorio e la sua comunità, senz’alcuna sovrapposizione con le denominazioni d’origine vigenti. L’amministrazione guidata dal sindaco Gianni Rotice intende valorizzare il patrimonio materiale ed immateriale rilanciando l’adozione della De.Co. perché la qualità premia e non lascia indietro nessuno. Infatti, se lo scenario attuale ci trova ancora alle prese con la pandemia del COVID-19, conflitti, un clima sempre più caldo, prezzi in ascesa, disuguaglianze e tensioni internazionali ed il caro energia, il focus sulle specialità alimentari e le tradizioni guida i comportamenti dei cittadini e dell’amministrazione verso pratiche più sostenibili. La lotta allo spreco alimentare anche con “il cartone” riportato dal ristornate o il recupero di ricette come il pan cotto e le polpette di pane raffermo ma anche percorsi sin dalle scuole dell’infanzia come la “Nutrizione giocando” attivate a Manfredonia contribuiscono all’ambizioso obiettivo delle Nazioni Unite: la sostenibilità significa accesso regolare a quantità sufficienti di alimenti nutrienti. Manfredonia può molto sia sulle scelte di coltivazioni sostenibili, sia incentivando le pratiche agricole a basso consumo d’acqua, con i fertilizzanti naturali, diffondendo l’agricoltura di precisione sia con la tutela del mare. L’azione corale è necessaria e sono disponibili i fondi del PNRR per incentivare la sostenibilità alimentare con i contratti di filiera che educano anche al lavoro partecipato tra imprese, amministrazioni e cittadini/consumatori, ma anche la solidarietà con la diffusione dell’educazione alimentare. Partendo dall’immenso e poco valorizzato patrimonio, Manfredonia può rendersi protagonista in positivo di azioni concrete per l’alimentazione e le produzioni sostenibili: i tempi sono stretti 24 Novembre per i contratti di filiera, 30 Gennaio per Recovery e ci aspetta tutta la nuova programmazione della Regione Puglia 2021/2027. Parola d’ordine: partecipare coordinati.
di Michela Cariglia