Venerdì 15 Novembre 2024

Istituita la figura del Garante per i diritti delle persone disabili

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QUESTA volta maggioranza e minoranza consiliare si sono trovate d’accordo. A far coincidere le posizioni dei due schieramenti che siedono a Palazzo San Domenico, è stata la istituzione della figura del “”. L’assemblea consiliare si è espressa alla unanimità. Si attende ora la formalizzazione della nomina del Garante demandata al sindaco Rotice. C’è già un nome fatto a suo tempo dallo stesso sindaco: è quello di Vincenzo Di Staso, avvocato, giornalista, docente di diritto presso l’Istituto nautico, ex atleta paralimpico, presidente storico dell’associazione disabili “Delfino”. Una figura che assomma in sé quelle caratteristiche sulle quali i consiglieri hanno insistito: capacità, conoscenza dei problemi, indipendenza (non è prevista nessuna indennità). Una nomina, si è insistito, di merito e non politica.

UNA FIGURA importante in un contesto politico e sociale nel quale le disabilità sono spesso trascurate se non mal considerate. Una lacuna cui il sindaco Rotice aveva pensato di colmare sin dal suo insediamento nella Casa comunale tant’è che aveva annunciato anche la persona cui affidare quel delicato e oneroso incarico. La nomina non poté andare a buon fine in quanto occorreva prima adempiere ad alcune formalità burocratiche. La figura del Garante dei diritti dei disabili non era infatti contemplata nell’ordinamento comunale e occorreva pertanto disciplinare la sua introduzione. E dunque aggiornare lo statuto comunale e approvare il regolamento in consiglio comunale.

UN’ATTESA durata alcuni mesi durante i quali le problematiche inerenti ai disabili, alle difficoltà che incontrano nella quotidianità sono state esposte e pressate da un “Gruppo di lavoro” di persone che si occupano ordinariamente di disabilità, dei problemi con i quali le persone variamente diversamente abili devono avere a che fare. Tra questi in particolare quelli connessi alle barriere architettoniche. È notoria la carenza in questo particolare ed elementare supporto alla mobilità dei disabili. Non solo nei marciapiedi, del centro città come delle periferie, ma anche nella gran parte degli edifici pubblici. Gli interventi realizzati in alcuni marciapiedi con l’abbassamento del cordone del marciapiede nell’intento di agevolare il passaggio delle carrozzine di disabili, si sono rivelati, data la loro precaria istallazione, trappole controproducenti. Ma il campionario è assortito. Il “Gruppo di lavoro” lamenta «la quotidiana difficoltà nel percorrere strade dissestate, marciapiedi con dislivelli impossibili, assenza di rampe di raccordo con i marciapiedi che, quando vi sono, vengono occupate da automobili, ostacoli di ogni natura ad impedire il normale transito di persone non autosufficienti o con difficoltà nella deambulazione». Un promemoria per il “Garante”.

TRA I SUGGERIMENTI avanzati quello della istituzione presso il comando di polizia locale della figura del “Vigile preposto al pronto intervento” che possa intervenire in caso di segnalazione di impedimenti nel percorso stradale o altre eventualità. Ma le problematiche dei disabili sono tante e variegate e meritevoli di accurata attenzione cui dovrà provvedere la nuova figura istituzionale.

   Michele Apollonio 

 

 

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