Mercoledì 13 Novembre 2024

Risparmio energetico, Pd Manfredonia: “Le nostre proposte alternative, non si tocchi un settore come la scuola”

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Il tema e la preoccupazione relativi al risparmio energetico è sicuramente una delicata questione che necessita di interventi immediati ed efficaci, considerati i costi ormai insostenibili dell’intero settore. Con l’impennata ormai fuori controllo delle quotazioni del gas si teme, e già ce ne stiamo rendendo conto, il raddoppio delle bollette. Nessuno si sta inventando nulla e purtroppo potremmo andare incontro a scenari paradossali e potremmo rischiare di non riuscire a far fronte alle spese schizzate in rialzo.

La nostra Amministrazione ha colto e non minimizzato la problematica imminente e ha pensato a degli interventi volti a snellire il rincaro ma, a parere di chi scrive e di tanti come me, hanno individuato l’unico settore che non meritava di essere scosso e penalizzato: LA SCUOLA. Sancendo la settimana corta nelle scuole elementari e medie si sono andati ad intaccare degli equilibri già di fatto precari e sicuramente trattasi questo di intervento poco propositivo e niente affatto risolutivo. E’ pur vero che qualcosa bisogna fare e piuttosto che intignarsi solo a respingere le decisioni prese credo sia più utile e costruttivo pensare a raggiungere lo stesso obiettivo in maniera diversa e soprattutto in ambiti diversi. Si potrebbe pensare allo smartworking, che in periodo di pandemia ha dato ottimi risultati risolutivi, per i dipendenti pubblici un giorno a settimana (escluso, per ovvie ragioni, per la Polizia Locale), riducendone contestualemente i rientri pomeridiani. Anticipare di un’ora lo spegnimento della pubblica illuminazione, soprattutto nei periodi invernali. Spegnimento di tutte le fontane presenti sul territorio comunale (fontana Piscitelli, Largo Diomede, Piazza Duomo, Villa comunale). Ridurre di un grado la temperatura ad esclusione degli immobili richiamati dall’art. 7, comma 10 della DGR 3502/2020. Anticipare la chiusura degli impianti di riscaldamento, rispetto alla data prevista del 15 aprile p.v. in relazione alle condizioni metereologiche, ad esclusione di quelli richiamati dal suindicato articolo. Ridurre di due ore, rispetto al periodo ordinario, ad esclusione di quelli richiamati dall’art. 7 della DgR 3502/2020 (edifici adibiti ad ospedali, cliniche o case di cura assimilabili, compresi quelli adibiti a ricovero o cura di minori, anziani o disabili, nonché alle strutture protette per l’assistenza ed il recupero di soggetti fragili, scuole materne e asili nido). Ridurre le ore di utilizzo degli impianti sportivi comunali nelle ore serali fissandone ad esempio il limite di utilizzo fino alle 19:30. Resta auspicabile che le luminarie, che comunque danno colore e serenità nei giorni di festa, possano venire usate con parsimonia e solo nei giorni prettamenmte festivi anche per dare coerenza al clima delicato che stiamo attraversando, nella speranza di poter superare e ricominciare a godere dei tempi di festa e spensieratezza. Proposte, restano tali, ma tante possono essere una valida alternativa all’unico provvedimento emesso, poco adeguato e non risolutivo, e pregiudizievole per un settore troppo importante come la scuola.

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