Tanto si è scritto in questi giorni sulla questione TARI (rispetto alla quale sin dall’inizio è stata ferma la volontà dell’Amministrazione di non far gravare alcun aumento su cittadini ed imprenditori) ed è opportuno spiegare taluni aspetti. Per i risultati che di seguito illustro nel dettaglio, ringrazio l’Assessore Antonella Lauriola e gli uffici di Ragioneria per l’ulteriore sforzo fatto a tutela di famiglie ed imprenditori. Uno sforzo notevole per un Comune come il nostro in pre-dissesto finanziario alle prese con un pesante Piano di Rientro sino al 2027 monitorato dalla Corte dei Conti.
UTENZE DOMESTICHE
L’aumento previsto dal PEF 2020 (Piano Economico Finanziario) redatto da ASE, è stato interamente compensato con un fondo di 100mila euro del Bilancio comunale con apposita Delibera.
Inoltre, avevamo già previsto la riduzione del 50% su base annua, sia della quota fissa sia della quota variabile, nel caso in cui per almeno un membro del nucleo familiare si è verificata – per minimo 3 mesi, nel periodo compreso tra il 31 gennaio 2020 ed il 31 dicembre 2021, la perdita involontaria del lavoro dipendente, senza diritto a percepire indennità di disoccupazione.
Riduzione del 30% su base annua, sia della quota fissa sia della quota variabile, anche nel caso in cui per almeno un membro del nucleo familiare si è verificata – per minimo 3 mesi, nel periodo compreso tra il 31 gennaio 2020 ed il 31 dicembre 2021, la perdita involontaria del lavoro dipendente con diritto all’indennità di disoccupazione, oppure la messa in cassa integrazione o mobilità o altre misure similari con riduzione dell’orario di lavoro di almeno il 30%.
Per un mero errore di emissione di alcune cartelle (non dipendente dagli uffici comunali) sono state notificate alle famiglie riportando degli aumenti. Tali soggetti, carte alla mano, se non sono avvenute variazioni di nucleo famigliare rispetto all’anno precedente, possono rivolgersi agli uffici per l’immediata rettifica.
UTENZE NON DOMESTICHE
Per le utenze non domestiche avevamo già previsto la riduzione del 36% su base annua della quota variabile. Gli aumenti per 4 categorie attività commerciali (su 30) ritenute maggiori produttrici di rifiuti (bar, ristoranti, ecc) sono state determinate secondo legge con calcolo dalla società dei tributi (C&C) in riferimento al PEF 2020 di Ase.
Visto il momento di necessità e crisi in cui versano le attività commerciali, già gravate dai costi del caro energia dopo la crisi pandemica, l’Amministrazione comunale con un intervento straordinario ha stanziato un fondo per ristorare interamente tale aumento attraverso l’abbattimento della 4^ rata. Così le tariffe restano invariate rispetto all’anno precedente.
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