Le isole ecologiche, ecopiazzola, centro di raccolta, ecostazione o ricicleria (come le vogliamo chiamare) dell’azienda ASE, (azienda speciale ecologica): la funzionalità andrebbe rivista, per quanto concerne la quantità di rifiuti giornalieri, che i cittadini sono costretti a conferire in dette isole.
A causa del crescente progresso della civiltà odierna e dell’incremento nell’utilizzo di beni di consumo, spiega Alessandro Manzella responsabile delle Guardie Ambientali italiane, si sta inevitabilmente verificando oggigiorno un preoccupante aumento dei rifiuti prodotti.
La produzione di scarti è diventata sinonimo di inquinamento e degrado ambientale, pertanto occorre, un adeguamento da parte dell’azienda ASE (azienda speciale ecologica) al quantitativo da recepire in detti depositi, dando maggiore possibilità ai cittadini di disfarsi dei Rifiuti, specialmente quelli ingombranti e anche da parte dei cittadini, un monito che devono adottare comportamenti etici e responsabili nei confronti della collettività e dell’ecosistema, evitando così, lo smaltimento in discarica per recuperare risorse e tutelare meglio l’ambiente.
I rifiuti abbandonati illegalmente producono inquinamento: liquami, gas, sostanze tossiche e materiali non biodegradabili possono inquinare aria, acqua, terra. I rifiuti inoltre costano: rubano spazio e occorrono risorse umane ed economiche per il loro trattamento, ma anche per rimediare ai danni ambientali e sanitari che producono smaltiti illecitamente.
Alessandro Manzella
Resp.le Guardie Ambientali italiane