«LO STATO di salute del nostro Ospedale e della sanità territoriale continua a non garantire ai nostri cittadini i livelli di assistenza tutelati dalla costituzione. Le lamentele e le denunce sui disservizi hanno ormai cadenza quotidiana» lo scrive in una nota il “Comitato sanità politico-popolare” promosso dai consiglieri comunali di minoranza Gianluca Totaro, Massimo Ciuffreda, Michele Iacoviello, Gaetano Prencipe, Raffaele Fatone, Giulia Fresca, Francesco Schiavone, Maria Teresa Valente, Mariarita Valentino. «Alla base di tutti i disservizi – scrivono in una nota – c’è una carenza atavica di medici (come anestesisti, ortopedici, chirurghi, …) aggravata dalle difficoltà riscontrate nell’ultima procedura pubblica di selezione per i cardiologi».
DENUNCE e appelli finalizzati a richiamare l’attenzione delle “compenti” autorità sullo stato di decadenza operativa dell’ospedale di Manfredonia e dunque a sollecitare il ripristino della dovuta funzionalità che ha perso un po’ alla volta da un ventennio, almeno, a questa parte. “L’agonia del San Camillo” viene evidenziato. Non si contano più le proteste accumulatesi nel tempo tutte cadute nel vuoto: i tagli e le distrazioni sono andati avanti senza scrupoli. Tutte le promesse, perché di promesse i responsabili Asl ne hanno fatto e come, ma come la realtà ha dimostrato, tutte di comodo e strumentali a perdere tempo. La realtà è quella che l’associazione culturale e politica “Manfredonia Nuova” ha consegnato ad un report contenente le dichiarazioni di cittadini-pazienti che son dovuti ricorrere alle cure del nosocomio locale: «Diabetici gravi che da un giorno all’altro non hanno trovato più il medico e il reparto declassato; anziani che aspettano da mesi il ricovero per un intervento chirurgico; donne rimandate all’anno prossimo per la mammografia; così per esami radiologici ed altri esami specialistici; macchinari che non funzionano; e tanto altro».
UNA DRAMMATICA realtà vissuta che da più parti è considerata espressione di quella decadenza complessiva che si registra a Manfredonia. Il “Comitato sanità politico-popolare” ha pertanto messo a punto «una proposta per l’Ospedale di Manfredonia che rispecchia le esigenze di salute del territorio e che presenteremo all’Assessore alla Sanità Palese in previsione del nuovo piano ospedaliero». Un appello è stato altresì rivolto alla popolazione «a farsi parte attiva di questo organismo di partecipazione, indipendentemente dal colore politico, facendo sentire quotidianamente la propria presenza con istanze e proposte che non si limitino ad accese proteste nel momento del bisogno».
IL “COMITATO” si è rivolto ancora una volta al sindaco e alla maggioranza, per invitarli «a condividere e a portare avanti insieme questa battaglia per cercare di meglio garantire ai nostri cittadini il sacrosanto diritto alla salute». Sindaco e maggioranza che non hanno fatto sapere più nulla circa le iniziate annunciate allorquando, nel febbraio scorso, respinsero la proposta della minoranza di costituire una Commissione consiliare unitaria dicendo che avrebbero provveduto da soli.
Michele Apollonio