Lo vota la maggioranza con la minoranza fuori dall’aula
«IL COLLEGIO conferma di non aver potuto espletare la verifica di cassa del 2° trimestre, prevista con scadenza 30/06/2022» (Collegio dei revisori dei conti del Comune di Manfredonia); «A riguardo del Primo monitoraggio al 30/06/2022 del Piano di riequilibrio finanziario pluriennale, necessita di acquisire ulteriore documentazione per inoltrare la relazione prevista alla Sezione Regionale Puglia della Corte dei conti» (pec del 5 sett 2022 del Collegio dei revisori); «Mancata elaborazione e trasmissione delle direttive, di cui al paragrafo 3.2 lett. C, del Principio contabile applicato, concernente il Bilancio consolidato» (verbale n. 3 del 23 sett 2022 del Collegio dei revisori).
SONO ALCUNE delle osservazioni espresse dal Collegio dei revisori dei conti, riportate in consiglio comunale dal consigliere di minoranza Francesco Schiavone nella discussione per l’approvazione del “Bilancio consolidato dell’esercizio 2021” che «ha la funzione di rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione economica, finanziaria e patrimoniale dell’ente». La relazione introduttiva dell’assessora al bilancio e programmazione, Antonia Lauriola, non ha chiarito i tanti aspetti del documento presentato: si è appellata al giudizio positivo espresso dai revisori dei conti; né tanto meno ha fornito elementi esplicativi la dirigente del settore Carmen Distante.
TANTI I DUBBI e le apprensioni sui conti che non tornano. Anzi a quel punto il consigliere Schiavone, approfondendo la documentazione presentata, ha rilevato come dai verbali dei Revisori dei conti «risulta che il primo monitoraggio del Piano di riequilibrio finanziario del Comune non è stato ancora trasmesso alla Corte dei Conti» paventando pertanto «una evidente violazione delle normative di legge, oltre al fatto che ad oggi non ci è dato conoscere la situazione reale e concreta dell’Ente».
UNA CATERVA di lacune e misteri che vengono da lontano e che hanno portato allo scioglimento dell’amministrazione comunale, a soggiacere ad un Piano di riequilibrio finanziario forca, a tutta una serie di situazioni gestionali che esigono quanto meno oggettivi chiarimenti. «Perché – ha incalzato il consigliere – l’amministrazione comunale non ha provveduto a quanto meno avviare una verifica? E perché l’Organo di revisione, nonostante queste mancanze, ha espresso un giudizio positivo? E come si risponderà alla Corte dei Conti quando chiederà conto di queste anomalie?».
GLIO STESSI Revisori dei Conti del Comune di Manfredonia e gli organi di controllo dei rispettivi componenti del Gruppo di Consolidamento, affermano che «non hanno asseverato i crediti e i debiti reciproci in sede di chiusura del Rendiconto della gestione dell’esercizio precedente a quello in corso, in quanto continuano a persistere disallineamenti e discordanze contabili tra l’Ente Capogruppo e le Società ed Enti partecipati/controllati». Il garbuglio è totale.
DALLA MAGGIORANZA si è levata la sola voce del consigliere Vincenzo di Staso il quale senza entrare nel merito delle note contabili del Bilancio, ha ritenuto valide le argomentazioni espresse dall’assessora. Maggioranza che ha votato il Bilancio in assenza della minoranza che ha abbandonato l’aula.
Michele Apollonio