Da circa un anno, la questione dell’aumento dei “costi dell’energia” è tra i temi caldi presenti nell’agenda politica europea. Ogni paese dell’UE sta intervenendo con sostanziosi contributi per aiutare famiglie ed imprese. Anche il governo italiano sta vagliando le possibili misure, incrementando gli aiuti con lo scostamento di bilancio e l’eventuale tassazione dei super profitti delle imprese energetiche che a livello internazionale stanno lucrando, danneggiando le economie territoriali. Si sta chiedendo su più fronti di fare dei sacrifici per contenere le spese e i consumi energetici. I bonus statali non sono sufficienti. Alcune imprese del comparto manifatturiero, del turismo e non solo, stanno già collassando, chiudendo i battenti. Le famiglie, temendo i rincari delle prossime bollette energetiche, non sanno come potranno affrontare l’inverno. Le attività produttive, per il prossimo inverno, dovranno adottare dei comportamenti virtuosi, rimodulando le temperature ed evitando le dispersioni di calore. Anche le Istituzioni pubbliche si stanno adeguando. I Comuni, che hanno la competenza delle scuole materne e delle primarie, stanno considerando di adottare la settimana corta. ManfredoniaNews.it ha contattato il Comune di Manfredonia che in questi giorni sta analizzando l’effettiva convenienza o meno nel tenere chiuse le scuole il sabato. In primis ha raccolto le adesioni degli istituti scolastici interessati che dovranno riorganizzare il piano didattico. Alcuni istituti prevedono un rientro pomeridiano settimanale, combaciandolo con gli incontri dei docenti per la programmazione e ottimizzando così i consumi energetici. Altri prevedono di diminuire l’ora a 50 minuti e prolungare l’uscita per il completamento della giornata scolastica. Qualora si adottasse questo sistema la palla rimbalzerà alle famiglie che saranno costrette a riorganizzarsi in base ai propri turni di lavoro effettuati nei week end. La spesa energetica se risparmiata dalle istituzioni aumenterà a carico dei cittadini che per ragioni di studio o di lavoro dovranno svolgerli presso le proprie abitazioni. I suddetti provvedimenti non certo avvantaggeranno le famiglie e si auspica un efficace intervento del nuovo governo che si andrà a costituire nel cercare di abbattere la spesa, fissando un tetto massimo al costo dell’energia oltre il quale non dovrà salire.
di Grazia Amoruso