Si è svolto a Foggia il 22 settembre 2022 “Maxiemergenze: Scienza e realtà”, un congresso nazionale realizzato in Capitanata che ha l’obiettivo di formare i professionisti che operano nel sistema emergenziale locale e nazionale.
Tutelare la comunità da maxiemergenze legate a fenomeni sempre più frequenti: pandemie, alluvioni incidenti ferroviari, stradali o aerei ma anche maxiemergenze nucleari, chimiche e batteriologiche.
Questo è stato il fulcro dell’intera manifestazione.
Il dott. Stefano Colelli, Direttore della Struttura Complessa di Centrale Operativa 118 del Policlinico Riuniti di Foggia, ha gestito le operazioni durante tutta la simulazione con l’aiuto di validi collaboratori quali il dottor Raffaele Castellano, il dottor Ernesto La Salvia, il dott. Angelo Farina, comandante dei Vigili del Fuoco di Foggia, una struttura organizzativa capace di rispondere alle esigenze del territorio.
Il 118 è la struttura deputata a ricevere l’allarme, a valutare gli avvenimenti in corso, dimensionare l’evento e ad inviare i soccorsi secondo protocolli strutturati, interfacciandosi con mezzi di soccorso ma anche con le forze dell’ordine.
L’attivazione del piano di maxi-emergenza in un evento catastrofico è fondamentale; ecco sorgere la necessità di un incontro congiunto con tutti gli attori che lavorano insieme per la salvaguardia della salute pubblica.
La giornata di simulazione di maxiemergenza successiva ad attacco NBCR si è tenuta presso lo spazio antistante l’elipista del DEU del policlinico Riuniti di Foggia. Ha visto la partecipazione di diversi operatori sanitari. È stata messa in scena una vera e propria simulazione di un attacco chimico immaginato con epicentro presso la stazione centrale in cui vi è stato il rilascio di un gas nervino con conseguente perimetrazione della zona colpita, l’intervento delle squadre tecniche speciali dei vigili del Fuoco, il triage, l’assistenza dei feriti, la stabilizzazione, evacuazione e successivo salvataggio di feriti gravi tramite mezzi speciali come un elicottero per il trasporto di pazienti in strutture specializzate e distanti dal focolaio dell’attacco.
Un evento di cardinale importanza per la comunità di Capitanata, per il territorio e non solo.
“Abbiamo messo alla prova noi stessi e la nostra capacità di lavorare in sinergia tra forze dell’ordine e operatori sanitari al fine di essere pronti a far fronte a qualsiasi avvenimento nefasto” dice il dott. Raffaele Castellano.
“L’Italia è pronta e anche qui in Capitanata siamo attrezzati e preparati a gestire emergenze di tale portata, la formazione continua è alla base del nostro lavoro per la comunità” continua il dott. Colelli.
Una giornata che ha sancito il primo di una lunga serie di eventi che porteranno all’attenzione della comunità scientifica e non solo il bisogno di trovarsi sempre più preparati a qualsiasi evenienza.
Vito Marchitelli