Gli archeologi impegnati da qualche giorno negli scavi di Siponto hanno trovato e stanno portando alla luce la tomba di un bambino.Quest’anno il terzo cantiere archeologico è stato aperto nella zona del porto (ora interrato) dell’antica Siponto, dove le prospezioni geofisiche hanno evidenziato la presenza di una struttura con abside, verosimilmente una chiesa di epoca tardo antica. L’area di indagine si aggiunge alle altre due già avviate lo scorso anno: quella coincidente con un’importante abitazione di epoca medievale, mentre la seconda si trova nell’area dell’anfiteatro. Gli scavi proseguiranno fino al 14 ottobre.L’area archeologica del Parco di Siponto riveste una grande rilevanza in quanto testimone dell’importanza raggiunta dall’antica Siponto in epoca romana, dopo l’istituzione della colonia nel 194 a.C., quando assunse il ruolo di uno dei principali porti della Regio II per poi divenire sede di una delle più importanti diocesi della regione.
Dopo l’impaludamento del porto e due violenti terremoti, nel 1223 e nel 1255, Siponto venne abbandonata e gli abitanti si trasferirono nella nascente città fondata dal figlio dell’Imperatore Federico II di Svevia, re Manfredi (seconda metà del XIII secolo), chiamata Manfredonia o, sotto il successivo dominio angioino, Sypontum Novellum.