CHISSA’ se fosse stato propagandato con la traduzione sia pure sintetica italiana, la manifestazione “Destination Marketing Awards” avrebbe avuto la opportuna attenzione da parte dei sipontini impegnati nella cosa pubblica, nella gestione della città. Una occasione persa per avere diretta testimonianza di quello che si fa altrove, in generale in Puglia, per migliorare la condizione delle singole realtà dei vari territori, spesso con iniziative del tutto innovative che sono state pure esportate oltre i confini regionali. Probabilmente quella scritta in inglese “Destinarion Marketing Awards” deve aver sviato (il che è anche illuminante) la cognizione del contenuto di quella iniziativa, del messaggio che si è voluto lanciare e partecipare.
I GRADONI dell’anfiteatro che completa le strutture logistiche del porto turistico “Marina del Gargano” assurto ormai a riferimento dei fervori cittadini, erano sì gremiti ma da persone in gran parte arrivate da fuori evidentemente attratte da quello che la manifestazione prometteva. Dei locali mancavano soprattutto coloro che avrebbero tratto profitto dall’ascolto dei personaggi previsti in programma, e cioè: una assessora e promotrice culturale di Brindisi; il presidente della “Notte della Taranta” di Melpignano; il fondatore barese dell’associazione “Pugliesi a Milano”; il presidente del comitato “Vola Gino Lisa” di Foggia; un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico pugliese; le animatrici dell’Associazione “ParcoCittà” di Foggia; l’inventore e curatore barese della community virtuale “Inchiostro di Puglia”.
UNA SERATA piacevole di fine estate resa interessante dai contenuti dei racconti dei singoli personaggi invitati da Michele De Meo, presidente della “Fondazione Re Manfredi” promotrice del “Festival delle Terre d’Acqua” del quale fa parte il “Premio per il mercato di destinazione”, «con l’intento di portare “dal vivo” esperienze e competenze utili a sollecitare la crescita della nostra città». Come dire: toccare per credere.
E SOTTO questo profilo le storie, i racconti concreti di realtà vissute, di progetti realizzati, sono stati illuminanti e gratificanti. «La ripartenza del Gino Lisa è una lezione per tutto il territorio» ha sancito Sergio Venturino, presidente del Comitato che ha sostenuto quella causa. «Quando si vuole, si possono conquistare mete importanti» ha aggiunto con orgoglio ma anche come pungolo a non demordere quando ci si batte per un a giusta causa. E di «rinascita culturale e sociale” hanno testimoniato Rita Amatore e Simona Padalino, animatrici dell’associazione “ParcoCittà” esaltando la «resilienza e la tenacia di un gruppo di giovani, cittadini e volontari, che è riuscito a trasformare un non-luogo in un parco divenuto spazio di rinascita che ha ristabilito fiducia, relazioni, senso della comunità».
DDUE ESEMPI tra le realtà costruite con amore e impegno, tra quelle presentate, che più ci toccano da vicino, esemplari e fortemente indicativi per le sollecitazioni possibili da trasferire in loco dove in buona sostanza c’è tutto da ricostruire con nuovi criteri e nuove mentalità. A cominciare dalla curiosità se non dall’interesse delle rappresentanze istituzionali locali che detengono le leve del potere, di informarsi sulle buone pratiche realizzate in altri luoghi e a cercare di trasferirle su questa sponda assonnata e negletta del golfo.
Michele Apollonio