La valorizzazione del capitale umano del territorio, che ogni giorno porta in alto il nome della Capitanata, e un riconoscimento ai tanti professionisti impegnati nella promozione delle destinazioni turistiche della Puglia, dal Gargano al Salento. Sono stati questi i fili conduttori del Festival delle Terre d’Acqua, l’appuntamento organizzato a Manfredonia nello scenario di Marina del Gargano dalla Fondazione Re Manfredi, che ha animato durante lo scorso weekend due momenti di confronto, dialogo e conoscenza: la seconda edizione del Destination Marketing Awards e la XXIX edizione del Premio Internazionale di Cultura “Re Manfredi”.
La serata del Premio Re Manfredi, condotta con brio e leggerezza dagli attori Vincenzo De Michele e Stefania Benincaso, ha riconosciuto i tanti talenti della nostra terra che si sono distinti a livello nazionale e internazionale negli ambiti delle professioni, della cultura, dell’innovazione e dell’impegno sociale. «Il Festival delle Terre d’Acqua, con il Premio Re Manfredi, ha l’obiettivo di costituire degli stati generali permanenti per conoscere, incontrare, dialogare e riportare a casa i tanti professionisti che sono partiti dalla Puglia e che, ogni giorno, danno lustro con il loro operato e con il loro talento al territorio. Abbiamo bisogno di condividere esperienze e buone pratiche per crescere e per immaginare un futuro più sereno e luminoso per il nostro Gargano», ha dichiarato Michele De Meo, presidente della Fondazione Re Manfredi.
La serata di premiazione ha posto al centro il tema cruciale della legalità per un sano sviluppo del territorio. È stato assegnato a Dario Vassallo, infatti, il Premio Re Manfredi per la legalità in memoria di suo fratello Angelo, il sindaco di Pollica ucciso dalla criminalità organizzata il 5 settembre 2010. Il premio, consegnato dal giudice Mariangela Carbonelli, ha voluto ricordare l’impegno di un uomo che è morto per tutelare l’interesse civico della sua comunità. Accanto a Vassallo è intervenuto anche l’attore Ettore Bassi, Premio Re Manfredi per il teatro e interprete di uno spettacolo teatrale che racconta l’esperienza politica e umana del Sindaco Pescatore. I valori della legalità vengono fortificati dalle buone politiche sociali riconosciute dal Premio Re Manfredi nell’operato di Don Angelo Cassano, il parroco antimafia di San Sabino a Bari e referente regionale di “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” di Don Luigi Ciotti. Il premio, consegnato da Antonietta D’Anzeris e Orazio Falcone della UISP, è stato ritirato da Federica Bianchi, referente di Libera Foggia.
La legalità, considerata un elemento imprescindibile per assicurare a questo territorio uno sviluppo pulito e sicuro, si unisce alla buona imprenditoria, riconosciuta nella persona di Michele Clemente dell’Olearia Clemente di Manfredonia. Il premio, consegnato da Damiano Gelsomino (presidente della Camera di Commercio di Foggia), ha valorizzato una grande storia di famiglia tutta sipontina che, nel corso di quasi due secoli, ha raggiunto traguardi significativi diventando la più grande azienda di filiera olearia italiana.
Dopo l’appuntamento del Destination Marketing Awards, il Premio Re Manfredi ha continuato a premiare le tante esperienze legate alla valorizzazione del territorio come quella di Gianfilippo Mignogna, sindaco di Biccari, premiato da Michele D’Errico (presidente del Gal DaunOfantino) e di Roberta Garibaldi, amministratrice delegata dell’Agenzia Nazionale del Turismo, premiata da Rocky Malatesta per la valorizzazione del settore enogastronomico.
Poi la ricerca con il premio al professore ordinario della Bocconi di Milano Annalisa Prencipe, riconosciuta dal consigliere regionale Paolo Campo, e il Premio Speciale Città di Manfredonia all’Ammiraglio Matteo Bisceglia, direttore dell’OCCAR, premiato da Ciro Gelsomino, presidente del CdA di Marina Del Gargano.
L’innovazione, fra i tanti temi, è stata al centro della serata con una storia di successo come quella del sipontino Max Ciociola, co-fondatore e amministratore delegato di Musixmatch, la maggiore piattaforma di raccolta di testi di canzoni al mondo. Ciociola, premiato per l’innovazione tecnologica, è stato riconosciuto da Giovanna Titta, presidente del Consiglio Comunale di Manfredonia. Anche l’Acquedotto Pugliese è stato premiato – dal presidente De Meo – per l’innovazione e la sostenibilità, due temi prioritari e cari al Festival delle Terre d’Acqua. A ritirare il premio Francesca Portincasa, direttrice generale dell’AQP
La manifestazione, oltre a questi temi decisivi per il futuro del territorio, ha valorizzato anche il talento artistico di molte personalità pugliesi. Dagli iconici Emilio Solfrizzi e Antonio Stornaiolo, i mitici Toti e Tata oramai simboli del patrimonio immateriale di Puglia, premiati per lo spettacolo da Giuseppe D’Urso, presidente del Teatro Pubblico Pugliese, all’attore Gianmarco Saurino (che per impegni lavorativi in Sicilia non è riuscito a presenziare alla cerimonia) e il compositore Carmine Padula, musicista – premiato da Antonio Cilento, comandante della Capitaneria di Porto di Manfredonia – impegnato negli scorsi mesi nella promozione di un percorso di musica e di pace con una tournée di concerti di beneficienza. Il premio, ideato da un Comitato Tecnico Scientifico composto da Andrea Prencipe, Giuseppe D’Urso e Rocky Malatesta, ha omaggiato anche l’artista Ottavio Troiano, premio Re Manfredi per l’arte e il linguaggio figurativo e autore del medaglione consegnato a tutti i premiati che si ispira al Sigillo di Re Manfredi del 1258.
L’appuntamento, che ha riunito a Manfredonia molti turisti, cittadini e appassionati, è stato allietato dalla note dell’Orchestra Suoni del Sud e dalla verve irriverente del comico Uccio De Santis. «Il Festival delle Terre d’Acqua, oramai un presidio culturale della città di Manfredonia, ritornerà l’anno prossimo coinvolgendo ancora di più i premiati in una serie di iniziative, laboratori e dialoghi sul futuro e sullo sviluppo del nostro territorio», l’impegno finale del presidente De Meo.
Una città occupata e dominata da un un’uva famiglia.
Non c’è spazio per nessuno