L’attività parlamentare prosegue nonostante la campagna elettorale estiva. È approdata al Senato il D.L. AIUTI 2, che comincia il suo iter nelle commissioni. La prima notizia di un
certo rilievo è che la settima Commissione del Senato, nel corso della discussione finalizzata al parere sull’articolo 38 del “decreto aiuti-bis”, si è espressa in termini fortemente critici su
quanto previsto in merito alla figura del docente esperto.
“Si tratta di una figura la cui utilità è tutta da dimostrare e che crea ulteriori disagi, suscita confronti e ingiustizie, sollecita contenziosi – commenta il deputato Antonio Tasso – pare
una sorta di contentino all’U.E. che, da tempo, sollecitava generiche differenziazioni all’interno delle figure professionali della scuola”.
“La figura del “docente esperto” contravviene al principio di equità sancito dalla Costituzione, in quanto stabilisce un differenziale stipendiale tra docenti che svolgono le stesse mansioni
incalza Tasso – Il “docente” esperto, infatti, riceve un incremento stipendiale dopo 9 anni (3 trienni) di formazione, pur non svolgendo mansioni aggiuntive che richiedano una specifica
formazione rispetto a quelle svolte dai docenti “non esperti”.
“Non se ne capisce l’utilità – continua il parlamentare sipontino, candidato alle prossime elezioni nella lista NOI MODERATI, nella coalizione di centro-destra – per questo motivo, tramite il sen. Andrea Causin ho presentato un emendamento al Senato (che reitererò alla Camera, ove ve ne fosse bisogno) che abroghi la norma che la prevede”.
“Qualora dovesse essere confermata la nuova figura del “docente esperto” – conclude l’On.Tasso – è facilmente prevedibile la crescita esponenziale dei contenziosi, destinati a registrare la soccombenza del Ministero dell’Istruzione data la palese violazione dell’art. 3 della Costituzione”.