Domenica 24 Novembre 2024

In cinque appelli la ripresa e resilienza di Manfredonia

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ERA ATTESO più del solito il discorso dell’arcivescovo padre Franco Moscone a conclusione della immensa e partecipata processione della Icona della Madonna di Siponto, la eletta protettrice della città, tenuto dalla loggia della Cattedrale al cospetto di una folla stipata in ogni angolo della Piazza Papa Giovanni XXIII. E come al suo solito non ha mancato il presule sipontino di allungare il suo sguardo paterno su una città sofferente e attraversata da problemi esistenziali. L’ultimo drammatico episodio, a poche ore dalle parole dell’arcivescovo, di una sparatoria (sono stati esplosi quattro colpi) con ferimento di una persona. La ciliegina sulla torta avvelenata di questa Festa patronale 2022 più che da dimenticare, riflettere seriamente. Così come del resto ha calorosamente ma anche lucidamente, esortato padre Moscone.

CHE ha riassunto in cinque appelli «i valori del progetto di ripresa e resilienza che ti possono far rialzare e risorgere». Fondamentale “l’ascolto”: «E’ importante che tutti, singoli cittadini, credenti ed Istituzioni impariamo ad ascoltare le voci, le grida e le domande che salgono costantemente dalla città e dal suo Popolo. Diversamente saranno altri ad ascoltarle, o meglio fingeranno di ascoltarle e daranno le loro risposte, apparentemente popolari, ma in realtà di sfruttamento e deriva sempre maggiore di impoverimento culturale ed economico. Ad ascoltare saranno le mafie e la criminalità organizzata, o nel migliore dei casi, parti già favorite che difendono il loro status quo e le risposte corrisponderanno agli interessi di tutti costoro, non a quelli veri della città e di chi la abita e vive!».

BASILARE «una burocrazia meno acefala e autoreferenziale e più prossima alle persone, che non si mette su piedistalli e crea distanze insormontabili per risultare irraggiungibile e bisognosa di essere idolatrata. Le Istituzioni che la reggono, necessitano di un sistema burocratico capace di affiancare e accompagnare i processi di cambiamento con competenza e prossimità. Non un potere dispotico e arrogante, ma capace di ascoltare, di servire, di promuovere e incoraggiare le iniziative di sviluppo, di indicare e suggerire soluzioni».

“MANFREDONIA sii una città di pace”: «Ci vuole una città per far cambiare rotta, che sappia educare alla riconciliazione e costruire fondamenta di pace. Sconfessa e abbatti chi offre ai tuoi giovani facili vie attraverso la droga e le diverse forme di dipendenza». Richiamando la storia bimillenaria della città, padre Moscone ha invitato la città a «rileggere con particolare attenzione, la tua storia più recente, il reticolo dele vicende degli ultimi decenni. Interrogati ed ascoltati su quanto hai ultimamente vissuto e sperimentato, sappi separare le voci di lusinga, che ti hanno sedotto e poi tradito, dalle voci di progetti possibili, reali, alla tua portata e in grado di rispettare i tuoi talenti presenti in abbondanza in te».

FORTE e motivato l’appello ad ascoltare «il grido di dolore che viene da molti anziani, dai malati e dalle persone fragili, perché siano trattate con attenzione e dedizione come perle preziose e sacre. E’ ora di dire basta a un sistema sanitario che, speculando sulla sofferenza altrui, in nome del profitto trascura di migliorare la qualità della salute e della vita e predilige assunzioni clientelari a danno delle persone indifese. Chi ferisce un uomo, specie se fragile, è come se ferisse Dio».

NON ULTIMO l’appello alla difesa dell’ambiente: «Il “debito ecologico” è più infido e condiziona in modo mafioso i tuoi desideri e tentativi di ripulirlo, perché a volerlo ripulire, sono sovente proprio quelli che lo hanno creato, per continuare a guadagnarci».

Michele Apollonio

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