Oggi è uno dei quartieri più grandi ed importanti di Manfredonia, nonché quello più popoloso. Cresciuto soprattutto tra gli anni ’60 e ’70, Monticchio rappresenta oggi un quartiere pericentrale che negli anni ha continuato la propria espansione verso le periferie. Un quartiere vicino al centro e al mare. Se via Barletta un tempo rappresentava uno dei confini di Monticchio, oggi non è più così. Superata qualla strada, infatti, si arriva alla zona residenziale che tutti a Manfredonia chiamano “Parchi”. Anche nei pressi della Chiesa San Giuseppe l’espansione di Monticchio è continuata, con la costruzione di tante villette e piccole palazzine di edilizia residenziale.
Se la Monticchio alta si caratterizza per la presenza di strade strette e di palazzine di pochi piani, la parte più bassa del quartiere (quella più vicina al mare) è ricca di stabili di grandi dimensioni, molti dei palazzi a 6 e 7 piani della nostra città sorgono proprio tra via Gargano e viale Miramare…
Così, negli anni ’70, gli studenti della scuola media “Giordani”, in una sorta di reportage sui quartieri sipontini, descrivevano Monticchio:
“Il rione Monticchio è il più popoloso dei quartieri di Manfredonia e i suoi confini si estendono all’incirca tra via Barletta, proprio alla periferia della città, e via dei veneziani, tra via dell’Arcangelo e via Monte Sant’Angelo. Per la maggior parte il quartiere è nuovo in quanto in esso sorgono bei palazzi che non hanno nulla da invidiare a tanti altri che sorgono in altre città magari più importanti di Manfredonia. Oggi questo rione si trova di fronte a gravi problemi. Infatti, da quando hanno installato l’Anic, non si costruisce più. Nessuno più va a fabbricarsi una casa nelle vicinanze di quella industria, dove il frastuono dei macchinari, dei camion e l’aria ricca di smog non permettono una vita tranquilla. Ultimamente hanno creato delle aree verdi, ma secondo noi non è sufficiente. Nel rione Monticchio vivono soprattutto i “Montanari” cioè quelli che vengono da Monte Sant’Angelo…si sono trasferiti da noi con la speranza di trovare un lavoro. Una volta facevano la valigia per recarsi a Milano, oggi la fanno per venire a Manfredonia. Vedono la possibilità di una migliore fortuna. Essi sono rimasti attaccati alle loro tradizioni e al loro dialetto. Hanno costruito nel loro rione una nuova chiesa che nel nome ricorda il loro vecchio protettore, San Michele arcangelo. I nomi delle strade rione Monticchio ricordano in particolare grandi poeti, uomini illustri e scienziati. Infatti, se ci aggiriamo tra le vie del quartiere, incontriamo nomi veramente famosi: Galilei, Tasso, Dante, Volta, ecc…”
Giovanni Gatta