Il Direttivo di Manfredonia Nuova, componente politica presente nel consiglio comunale dal 2015 ed oggi rappresentata dalla consigliera capogruppo Giulia Fresca, riunitosi al termine dell’ennesimo indecoroso spettacolo offerto nella Casa comunale nella data dell’8 agosto u.s., esprime aspra condanna nei confronti dell’atteggiamento esternato dal sindaco della città Gianni Rotice e dal suo assessore ai lavori pubblici Angelo Salvemini. Quest’ultimo, in particolare, dimenticando il rispetto che si deve ai rappresentanti eletti dal popolo, ha rivolto parole di ingiuria, aggravate dalla finalità discriminatoria, nei confronti della consigliera Giulia Fresca al termine dell’esposizione dell’interrogazione che ella ha presentato sulla “condizione del traffico in città e conseguente richiesta di interventi volti a tutelare la salute pubblica dai rischi derivanti ovvero inquinamento ambientale, acustico e da polveri sottili nonché la richiesta di redazione del Piano Urbano della Mobilità e della Mobilità Sostenibile”. La Consigliera Giulia Fresca, prima tra tutti i consiglieri presenti, ha anticipato l’esposizione della propria interrogazione esprimendo rammarico per la mancanza, da parte del sindaco, in apertura del Consiglio Comunale, di un messaggio di solidarietà e vicinanza verso le famiglie vittime dei recenti fatti di cronaca, ricevendo una risposta al vetriolo da parte dell’assessore Salvemini (quasi una difesa di parte più che un intervento politico), già manifestatamente al limite della sua irascibilità dopo gli scontri in aula con altri consiglieri della minoranza intervenuti, anche essi, per illustrare le proprie interrogazioni.
Dalla registrazione della seduta consiliare, già all’attenzione dei legali della Consigliera Fresca, lesa, unitamente a Manfredonia Nuova e all’elettorato che ella rappresenta in Consiglio comunale, è inequivocabilmente chiaro l’atteggiamento del sindaco Gianni Rotice e della presidente del consiglio Giovanna Titta, che dovrebbe essere elemento di garanzia e di terzietà, in ragione degli attacchi dell’assessore Salvemini, ingiuriosi e denigratori oltre che arroganti verso la capogruppo di Manfredonia Nuova allorquando la stessa ha sottolineato che il rappresentante della giunta non aveva neanche letto preventivamente l’interrogazione e stava fornendo risposte del tutto inadeguate e improprie al contenuto della stessa, invitandolo “a studiare di più come ognuno di noi deve fare”. Le frasi discriminatorie, offensive e violente nei toni dell’assessore Salvemini, plaudite dalla maggioranza e sottolineate dai gesti di assenso del sindaco, evidenti dalla registrazione video, costringono Manfredonia Nuova a richiedere al Signor Prefetto di Foggia un intervento immediato e decisivo per il ripristino dei diritti costituzionalmente riconosciuti ad ogni cittadino che può essere candidato in qualunque comune del territorio nazionale e che, allorquando eletto, rappresenta il volere del popolo e pertanto un elemento di tutela della Costituzione.
Manfredonia Nuova, offesa, attraverso la persona rispettabile della sua rappresentante in Consiglio Comunale, non può accettare oltre che la città di Manfredonia continui ad essere oggetto di una amministrazione che calpesta il diritto dei cittadini e che, a colpi di maggioranza, anziché risolvere i tanti problemi sollecitati anche attraverso le interrogazioni presentate, si trincera dietro atteggiamenti e comportamenti arroganti, deplorevoli e mortificanti per l’intera comunità.
Il Direttivo di Manfredonia Nuova