Scendono l’incidenza e l’indice di contagio Rt. E le regioni italiani a rischio moderato sono soltanto due, mentre una è a rischio alto. Questi i dati salienti del monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute sulla pandemia di Coronavirus. L’incidenza settimanale a livello nazionale dei casi di Covid in Italia che si fissa e 533 ogni 100.000 abitanti, in calo rispetto alla scorsa settimaan. L’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è pari a 0,90, in diminuzione rispetto alla settimana precedente quando toccava 1,03 e al di sotto della soglia epidemica. Così come l’indice di trasmissibilità dei ricoveri ospedalieri. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in calo al 3,6% al 4 agosto contro il 4,1% del 28 luglio. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende al 15,2% contro il 17,0% negli stessi periodi di riferimento.
Invece la percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti – sottolinea l’istituto superiore di sanità nel consueto monitoraggio settimanale – è stabile rispetto alla settimana precedente (12% contro 12%). In lieve aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (44% contro 43%), e in lieve diminuzione la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (44% contro 46%). In base a questi numeri, due regioni sono a rischio moderato, una a rischio alto (per non aver raggiunto la soglia minima di qualità dei dati trasmessi all’Iss). Le altre a rischio basso. Spiega l’Iss: «Due regioni sono classificate a rischio moderato ai sensi del DM del 30 aprile 2020, una Regione è equiparata a rischio alto, mentre le restanti 18 Regioni sono classificate a rischio basso», si legge nel report diffuso questa mattina, in cui si rileva anche che «otto Regioni riportano almeno una allerta di resilienza. Una Regione riporta molteplici allerte di resilienza»