“Il mare ha questa capacità: restituisce tutto col tempo, specialmente i ricordi”, dice Carlos Ruiz Zafòn. Purtroppo non solo quelli, potremmo aggiungere. Infatti, le nostre spiagge sono il ricettacolo di tutto quello che noi abbandoniamo incautamente, e che il mare provvede a restituirci. Dai dati di Legambiente pare che oltre il 90% dei rifiuti rinvenuti sia costituito da plastica: bottiglie e bottigliette, seguite da tappi, bicchieri e frammenti eterogenei, ai quali negli ultimi due anni si sono aggiunti guanti, mascherine e dispositivi sanitari, rifiuti legati alla cattiva gestione dello smaltimento di questi ultimi. Ma tanti dei rifiuti che invadono le nostre spiagge provengono anche dai resti delle reti da pesca e quelle per le colture di mitili. Si tratta di frammenti di reti che chiamate “estruse tubolari”, le quali sono di plastica resistentissima e coloratissima, ma altamente inquinante, oltre ad essere un pericolo per tartarughe e pesci. Durante l’inverno le nostre spiagge si colorano di queste retine colorate, ma questi colori, più che rallegrare chi li guarda, mettono addosso la consapevolezza del male che l’uomo fa al mare e all’ambiente ogni giorno. Gli animi più sensibili non ce la fanno a restare a guardare questo tristissimo spettacolo fatto di resti della nostra “civiltà”, e si mettono a raccoglierli. È il caso di Florian Lettl, figlio dell’artista Wolfgang Lettl, tedesco ma manfredoniano per amore della nostra terra, che ogni giorno ripulisce la spiaggia nei pressi della sua casa presso gli Sciali, raccogliendo tutto quello che il mare restituisce. La plastica comune, piatti bicchieri e altro vengono ritirati regolarmente dall’ASE, ma per quanto riguarda le reti da pesca Florian si preoccupa di consegnarle personalmente al Centro Comunale di raccolta. “Mi faceva piangere passeggiare su montagne di immondizia invece di una spiaggia. – Ci ha riferito Florian – E non posso credere che per i responsabili conti più il denaro che il futuro dei propri figli e nipoti. Per non dimenticare gli animali del mare, troviamo ogni settimana almeno una tartaruga morta. Per fortuna pian piano abbiamo trovato altre persone che adesso cominciano a raccogliere”. Infatti, ci sono altre persone che, come Florian, raccolgono i rifiuti sulla spiaggia; uno di questi è Tonino Santoro. “Ho sentito che la spiaggia mi diceva: ‘Tonino aiutami’. – Ci ha raccontato. – E poi ha detto: ‘Da solo non ce la fai, fatti aiutare’”. Tonino pulisce la spiaggia libera dopo i lidi a Siponto, e insieme a lui lo fanno tante altre persone. La cosa importante, quando si fa questo nobile lavoro di raccolta sulle nostre spiagge, è di rimuovere i rifiuti speciali come le reti, e non lasciarli ammucchiati sulla spiaggia. Lì, infatti, continuano a deteriorarsi e diventano microplastiche, ancora più dannose. È importante raccoglierli e conferirli nei Centri Comunali di raccolta in via Tratturo del Carmine e in via Sotto Tenente Troiano, che sono aperti tutti i giorni dalle ore 7:00 alle 12:00 e martedì a giovedì anche dalle 15:00 alle 17:00.
Mariantonietta Di Sabato