Il 19 luglio scorso ha avuto luogo il terzo e ultimo appuntamento dell’evento Arti in Cortile, iniziativa promossa dall’Associazione culturale “La traccia nascosta”, il “Laboratorio delle idee” e “Out now”, con il patrocinio del Comune di Manfredonia e il supporto dell’Associazione “Io sono partita Iva”. Obiettivo del progetto è stato quello di valorizzare i talenti dei giovani e delle giovani del territorio in un approccio multidisciplinare, dalla fotografia alla musica acustica, dai racconti e le poesie ai dipinti, dalla musica rap, al ballo, alla street art, in cornici suggestive della città. Il primo evento si è svolto il 12 luglio presso il Cortile Fascione, dove è stata allestita una mostra fotografica con cornice ecologica realizzata dal Laboratorio delle idee e musica acustica curata dall’Accademia musicale DAM. Il secondo appuntamento, il 14 luglio, presso Largo Teatro Vecchio ha visto i ragazzi e le ragazze partecipi della lettura dei propri racconti e poesie e l’esposizione di dipinti di Nico. Largo Teatro Vecchio costituiva un tempo il primo teatro stabile di Manfredonia e uno dei più antichi teatri di Puglia, edificato nel 1700, venne poi distrutto da un incendio. L’ultimo appuntamento curato dall’Associazione “Out Now” si è svolta presso il Vicolo Arco Boccolicchio, uno dei luoghi più suggestivi e celebri della città e ha visto l’esposizione di disegni di street art di Michele Red, il ballo e la musica rap, coinvolgendo giovani talenti da gran parte della provincia.
Grande cura degli spazi, riutilizzo di materiali per provvedere alla raccolta differenziata e posacenere ecologici sono stati la peculiarità dell’iniziativa in quanto la valorizzazione è strettamente connessa con il rispetto della natura e dei luoghi di aggregazione. Tre serate all’insegna dell’arte, della musica e della cultura che ha visto i ragazzi e le ragazze del territorio protagonisti attivi di rigenerazione urbana, rispondendo: presente ai tanti adulti disfattisti che non fanno altro che screditarli. Creare luoghi di aggregazione, mettere in circolo idee ed iniziative, lasciarsi trasportare dal magma dei propri desideri ed emozioni e quel “grande prato verde” di cui cantava Gianni Morandi sboccerà con i suoi fiori più variopinti, le giovani generazioni che ritrovano nell’arte il giusto canale per esprimere la propria personalità e creatività. Che sia solo l’inizio di una lunga serie di eventi che abbiano al centro i ragazzi e le ragazze, i loro linguaggi e visioni di Città, una città che non proietti le loro azioni solo nel futuro, ma che gli dia già da ora spazio e riconoscimento.
Angela la Torre