PER CONSENTIRE l’accessibilità e la fruibilità del mare ai diversamente abili sono state installate a Siponto due passerelle nelle due spiagge libere che intercalano gli stabilimenti balneari disposti sul Lungomare del sole. La prima è quella installata sulla spiaggia libera nei pressi del bagno “Bonobo”, la seconda nell’altra spiaggia libera nei pressi dello stabilimento “Bubana beach”. Come hanno fatto notare alcuni cittadini che hanno commentato il post pubblicato dall’Amministrazione comunale, una installazione alquanto tardiva rispetto alla stagione estiva. Anche perché si è trattato del ripristino di un servizio dovuto ai tanti diversamente abili che hanno difficoltà a raggiungere il mare e bagnarsi. Le due passarelle – spiega un filmato pubblicato sui social – vennero installate l’anno scorso a cura della Commissione straordinaria al Comune di Manfredonia che utilizzò un finanziamento di 14mila euro della Regione Puglia, sulla base di un progetto redatto dal geometra comunale Giandolfi.
In ogni caso meglio tardi che mai. Una massima che vale per l’altra notizia diffusa via social, dal sindaco Rotice: l’apertura di una strada che collega i Comparti edilizi CA1 e CA2 con il resto dei comparti. Una rotatoria e una gettata di asfalto consente la libera circolazione tra viale Ionio, viale Mediterraneo e viale Italia. Nell’occasione, il sindaco Rotice che era accompagnato dall’assessora all’urbanistica Anna Trotta, ha dichiarato che «sono in programma nuovi importanti passi in avanti per dare vivibilità e servizi ad una zona della città che merita attenzione».
Molto si attende dal recente provvedimento votato dal consiglio comunale riguardante la possibilità di vendere i lotti destinati ai servizi. Una delibera che mira a realizzare fondi da parte delle Cooperative concessionarie, da destinare all’estinzione della debitoria accumulata. Una operazione da seguire attentamente per evitare speculazioni a tutto danno del settore dei servizi come noto carenti in quei comparti e che condizionano la vivibilità negli stessi.
Tra i problemi da affrontare e naturalmente risolvere, vi è anche quello dell’approvvigionamento idrico delle utenze dell’area. Data la quota alquanto alta dell’area sulla quale sono stati costruiti gli stabili dei comparti, rispetto al resto dell’abitato praticamente a livello del mare, in molte zone manca la pressione per il regolare afflusso di acqua nei rubinetti delle utenze. Secondo studi dell’Acquedotto pugliese occorrerebbe realizzare una torre piezometrica per garantire all’intera area e oltre, la necessaria pressione per la regolare distribuzione dell’acqua potabile. Una struttura che potrà servire anche la poco distante Area industriale di “Coppa del vento” ove la mancanza d’acqua ha costituito uno dei numerosi motivi che hanno impedito il normale esercizio delle attività industriali colà allocate e il conseguente tracollo di quell’area orami praticamente abbandonata a sordide speculazioni.
Di carne ce n’è da mettere sul fuoco: quel che occorre è appunto il fuoco.
Michele Apollonio