Nello scenario suggestivo del porto turistico a Marina del Gargano, all’interno della seconda edizione di “Ti porto un libro”, ieri sera è accaduto qualcosa di straordinario.
Un anfiteatro pieno ad ascoltare il prof. M. Illiceto, il quale, durante la presentazione del suo ultimo libro dal titolo “All’ombra delle tue ali. Per una mistica postmoderna”, tra filosofia, teologia,
mistica e poesia ha discettato sui grandi temi esistenziali, come la ricerca di sé la ricerca di Dio, la questione del male e del dolore, il tema della libertà nel rapporto tra fede e ragione. Un’ora che
pare essere volata, non solo per la bellezza dei temi e di come sono stati affrontati ma anche per le chiavi di letture nuove offerte del relatore.
L’uditorio alla fine dell’incontro era come se volesse continuare ancora, segno questo del fatto che c’è fame di pensiero e di riflessione che siano capaci di toccare non solo le vette alte della ragione che tra dubbi e domande cerca la verità delle cose e di noi stessi, ma anche le corde del cuore. Mistico, ha detto il prof Illiceto, è il luogo dove non ci sentiamo padroni, dove è custodito il segreto ultimo allele cose, quello spazio che non possiamo catturare ma solo contemplare da lontano e davanti al quale – citando Platone – possiamo solo chiudere sia gli occhi che la bocca. Nel tempo
come il nostro dominato dalla banalità e dalla superficialità.
Illiceto ha proposto di rendere mistica la vita, non per evadere dai problemi ma per non assolutizzare ciò che accade, perché oltre e in avanti c’è sempre un orizzonte che si apre e che ci interroga. Mistica è custodire le domande vere perché sono esse che impediscono al pensiero di prendere sonno e al cuore di adagiarsi e di rassegnarsi.