Un famoso film del’56 “Gioventù bruciata” definiva così gli adolescenti. I “ribelli senza causa” che sprecavano la giovinezza ribellandosi alle ipocrisie della “buona società” post-bellica nella provincia statunitense. Oggi i giovani indistintamente sono criticati come bamboccioni e nulla facenti. Ciò è causa di pregiudizi e malcontento di una società sempre più egoista e individualista che mercifica, sottopagando i giovani che stentano a realizzare una famiglia, non trovando proficue condizioni di lavoro. I giovani, nella società post-moderna, hanno dato prova di organizzarsi anche attraverso i Social per rivendicare i diritti ad una formazione scolastica più giusta e al passo coi tempi, lottano per la salvaguardia dell’ambiente (Greta Thumberg docet) e contro le guerre scaturite da dittatori perbenisti. Un altro valido esempio è dimostrato dai ragazzi che dopo la chiusura dell’anno scolastico e l’inizio delle vacanze estive sperimentano le varie attività organizzate dalle parrocchie. Ciò grazie all’impegno profuso da educatori adulti ed adolescenti che volontariamente si mettono a disposizione della Comunità. Pensiamo alla grande partecipazione dei giochi estivi del Grest e alle belle esperienze formative dei Campiscuola dell’Azione Cattolica Ragazzi.
Essi quest’anno sono stati organizzati dalla Parrocchia di “San Pio” della zona dei Comparti che ha condotto i ragazzi dell’ACR al camposcuola a Vieste. Invece la Parrocchia “Sacra Famiglia”, con il bacino più numeroso di fedeli dei quartieri della zona ex Campagna, ha attivato, dopo la pausa pandemica, il Camposcuola ACR a San Ferdinando di Puglia, noto per i suoi gustosi frutteti. Sono stati accolti oltre i ragazzi del V anno delle scuole primarie di Primo grado anche i ragazzi/e di IV elementare che hanno ricevuto la Prima Comunione a Maggio. Il primo camposcuola è cominciato il 12 luglio e termineranno il 24 luglio con i ragazzi di seconda e terza media. Ogni campo dura 5 giorni in cui si impara a socializzare e a vivere ogni momento della giornata con altri coetanei, guidati dagli animatori adolescenti e dagli educatori adulti. Viene organizzata la giornata del campo con le diverse attività di gioco, di preghiera e di servizi che ogni squadra di giovani dovrà a turno seguire per ordinare le proprie camere, i luoghi del refettorio ed altri. Condivedere queste attività con altre persone aiuta a crescere e formare il proprio “Io” in rapporrto alla Comunità, come sosteneva lo studioso Huinziga. Al termine del camposcuola i ragazzi quasi sempre rattristiti per il rientro a casa portano con Sè quel bagaglio di esperienza che li sosterrà nel cammina della vita. Le famiglie dovrebbero seguire maggiormaente queste iniziative e invogliare i figlioli a staccarsi dal nido protettivo per intraprendere la propria strada. Quello delineato dalle parrocchie è senza dubbio educativo e in piena sicurezza. Un’altra importante iniziativa che si tiene alla “Sacra Famiglia” è quella promossa dalla Croce Rossa Italiana: il Progetto 8-13 “TeenVolunteerCRI” non c’è età per fare la differenza (referente Rita Cappucci cell 345/4501467). Ascoltare e vivere le esperienze educative con i giovani aiuta a comprendere gli errori commessi dagli adulti, spinti dalle propie incertezze e paure. I Grest e i Campiscuola insegnano ai giovani e agli adulti i valori del rispetto, della solidarietà e del mutuo-aiuto, consentendo alla Comunità di crescere ed essere più equa.
Grazia Amoruso