Ma l’assessora Trotta rimane in giunta
IL MOSAICO politico formatosi al tempo della campagna elettorale, intorno al sindaco Gianni Rotice, perde una sua tessera. Ma a quanto pare nessuno ci ha fatto caso tanto meno il maggiore interessato, men che meno quelle rappresentanze che esercitano le attività del potere direttivo e decisionale di una comunità ai vari livelli. In altre realtà e probabilmente in altri momenti topici, le cose sarebbero andate diversamente. A Manfredonia pare invece una variabile indipendente quella di tenere o meno nel dovuto conto una componente di una coalizione politica ancorché al governo della città. La situazione diventa più strana se si considera, così come la realtà consegna, la “tessera” vale a dire il movimento che era parte del mosaico Rotice, si ritrova fuori dal contesto del quale faceva parte e che aveva contribuito a portare alla vittoria, ma con il suo rappresentante ben inserito nella giunta comunale staccato dal corrispondente riferimento politico.
FUORI dai denti il movimento politico in questi0one è il “E 885 – Manfredonia Ri-nasce” sorto assieme a diversi altri per sostenere la candidatura a sindaco di Rotice; la rappresentante in giunta è Anna Trotta con deleghe, in virtù della laura in ingegneria, al Pug, emergenza abitativa, rigenerazione urbana, Comparti CA, superamento ed eliminazione delle barriere architettoniche, controllo e vigilanza dell’attività urbanistica, edilizia privata e abusivismo edilizia.
IL CORDINATORE di “E 885” Antonio Marinaro, così ricostruisce la vicenda. «Il nostro patto con Rotice lo abbiamo stretto al tempo del ballottaggio. Per noi bastò una stretta di mano. Non abbiamo chiesto ne incarichi e né poltrone, ma come fu detto in quella sede, in caso di vittoria avremmo partecipato al governo della città». A vittoria conseguita l’E885 presentò una rosa di nomi tra cui l’ing. Anna Trotta che fu prescelta e nominata assessora. «Dal giorno dell’insediamento e dopo qualche incontro – ricostruisce Marinaro – non è però seguito più nulla. Informazioni sui lavori dell’esecutivo, zero. Anche l’assessore Trotta, nostro rappresentante in giunta, non ci teneva aggiornati. Di fatto siamo stati esclusi dalla coalizione. Senza nessun esito è rimasto un incontro avuto con il sindaco».
A QUEL PUNTO la dirigenza di E885 ha inviato una lettera al sindaco nella quale e annunciavano «di uscire dal governo senza lasciare questa maggioranza in attesa di chiarimenti e invitavano il “nostro” assessore ing. Anna Trotta a rimettere il suo incarico assessorile». Sono trascorsi ormai un paio di mesi è dal Palazzo non è arrivata alcuna risposta di qualsiasi tenore. Hanno evidentemente deciso – stigmatizza l’esponete di E885 – di escluderci dalla coalizione in maniera coatta e senza spiegazioni».
MA UNA spiegazione c’è e Marinaro la esplicita. «Il nostro vulnus è quello – afferma – di non avere un consigliere che alzi la mano in consiglio comunale. Quanto all’assessora che non si sa a chi risponde, dovrebbe almeno lei avere lo scrupolo non solo politico, di attenersi alle norme di leale comportamento nei confronti di chi l’ha proposta nella prospettiva del perseguimento della rinascita della nostra città. È triste e deludente constatare che tutto si risolve in un utilitarismo ad personam ai danni della gente».
Una vicenda che svela alcune delle tante sfaccettature opache di una politica cittadina ben lungi dall’essere effettivamente pensosa – la gente rileva – delle sorti di una città che prosegue nella sua discesa verso il baratro.
Michele Apollonio