Dichiarazione di Paolo Campo, presidente della V Commissione Ambiente del Consiglio regionale
Oggi siamo di nuovo annichiliti di fronte ai resti fumanti della bara di legno e plastica che si è accartocciata sui resti carbonizzati di un migrante. Un’altra morte causata dalla povertà, lo sfruttamento, i ritardi.
Questi ultimi sono, oggi più che mai, inammissibili. Il Governo, per mano del ministro Andrea Orlando, ha stanziato 200 milioni di euro dei fondi del PNRR per cancellare la vergogna dei ghetti disseminati nelle nostre campagne e nelle periferie di tante altre città d’Italia.
Alla provincia di Foggia è stato assegnato il finanziamento più cospicuo, 103,5 milioni, che quantificano tanto il necessario a cancellare per sempre baraccopoli e insediamenti rurali abusivi che la vergognosa prassi dello sfruttamento dei migranti nei campi e non solo.
Soldi che devono essere spesi presto e bene. Consultazioni, condivisioni, partecipazioni sono tutte procedure e prassi corrette e necessarie, perché i ghetti saranno cancellati quando l’integrazione sarà realizzata per davvero nelle città e nei paesi, non ai loro margini o in mezzo alle campagne.
Nella provincia di Foggia, ciò vale per Carapelle, Carpino, Cerignola, Lesina, Poggio Imperiale, San Marco in Lamis e Manfredonia. Soprattutto Manfredonia, il cui Comune è beneficiario di 53,6 milioni di euro. Bisogna elaborare progetti e un programma utile a cancellare il ghetto della “pista”, riqualificare l’area di Borgo Mezzanone e avviare l’integrazione tra poche centinaia di residenti e migliaia di migranti.
Il cronoprogramma imposto dal PNRR è stringente, bisogna agire, rapidamente e con efficacia; è necessario mettersi subito al lavoro.