Christian ha 25 anni e viene dalla Nigeria e oggi grazie alla sinergia di diversi partner del territorio è un assistente di sala del Gattarella Resort di Vieste. Tutto è stato possibile grazie all’incontro tra l’associazione Confcommercio provincia di Foggia e la rete di operatori del terzo settore che da anni operano sul tema dell’accoglienza e inclusione dei migranti.
Il Consorzio Aranea, la Fondazione Siniscalco Ceci-Emmaus, l’Associazione Caritas “Incontro” e l’ASP Castriota Corropoli, infatti hanno attivato da circa un anno il progetto “Più Supreme Capitanata” finanziato dalla Regione Puglia e dedito all’accoglienza e all’inserimento socio lavorativo dei cittadini migranti.
Christian e decine di altre persone straniere hanno trovato accoglienza al Villaggio Don Bosco e a Casa di Abraham e Sarah.
Si tratta di un’iniziativa con il chiaro obiettivo di includere e di integrare, nata dalla necessità di soddisfare un bisogno aziendale di ricerca del personale. “In una stagione estiva caratterizzata dalle notizie della mancanza di personale nel settore turistico, questa può essere intesa come una buona notizia e come il risultato evidente che solo l’incontro tra i vari attori che lavorano sul e per il territorio può essere considerato la leva per ottenere risultati evidenti nel campo dell’occupazione e delle politiche sociale e imprenditoriali.”, dichiara il presidente di Federalberghi provinciale Gino Notarangelo.
“È un primo esperimento che l’associazione Confcommercio Foggia ha abbracciato e condiviso con entusiasmo, consapevole che lo sviluppo del territorio passa anche attraverso un maggiore equilibrio sociale e che anche il tessuto produttivo provinciale debba concorrere a una armonizzazione del processo di inclusione e di integrazione dello straniero”, ha aggiunto il presidente provinciale Damiano Gelsomino.
“Per noi è fondamentale provare a stringere accordi con gli operatori economici del nostro territorio – riferisce Vincenzo Pacentra, presidente del Consorzio Aranea -. Solo così possiamo completare la nostra opera di inclusione non solo sociale ma anche lavorativa. La difficoltà nel reperire personale del comparto turistico/alberghiero del Gargano è oramai agli onori della cronaca. Aver creato questa prima opportunità concreta diventa per noi un motivo di stimolo per fare in modo che la risposta alle esigenze lavorative dei migranti non sia solo legata al settore agricolo ma anche al settore turistico, a cui il nostro territorio è tradizionalmente vocato.”
“Christian- riferisce Anna Padoin, operatrice di accoglienza- ha fatto un bel percorso verso l’inclusione. Nei mesi scorsi ha partecipato con impegno alle diverse proposte da noi fatte: l’apprendimento della lingua italiana, il corso per trattorista e mulettista… Non dimenticherò mai la sua emozione, quando non più di qualche giorno fa l’ho accompagnato a Vieste”.
I partner in campo, infatti, hanno raggiunto l’intesa di proseguire su questa strada e di programmare ulteriori incontri e nuove azioni in comune nel segno del connubio tra sociale e imprese.
Marianna Bonghi
Comunicazione e ufficio stampa