In extremis una proposta di parziale riduzione di alcune tariffe
0,50 CENTESIMI/ORA e un euro l’intera mattinata, ma solo per i parcheggi del mercato settimanale Scaloria e di quello rionale di Santa Restituta e del cimitero; riduzione per gli abbonamenti agevolati da 90 a 40 euro mensili e da 900 a 400 euro annuali. Questa la proposta che il sindaco Gianni Rotice che ha disvelato al termine di un acceso dibattito in consiglio comunale sul discusso e contesto piano dei parcheggi stradali.
UN COLPO di teatro del tutto inatteso che ha spiazzato i due opposti schieramenti in consiglio comunale della minoranza e della maggioranza che sino a quel momento si erano confrontati a tratti anche animatamente, sulla possibilità e opportunità di mettere mano agli accordi sottoscritti tra Comune e gestore dei parcheggi a riguardo in particolare, alle tariffe come articolate nel piano e snobbate dalla gente che lascia deserti gli stalli dalle strisce blu. In particolare i componenti della maggioranza che imperterriti hanno sostenuto fino al fatidico annuncio del capo dell’amministrazione che siede a Palazzo San Domenico da oltre sei mesi, la impossibilità di poter cambiare i termini del contratto sottoscritto e che pertanto andava bene così. Posizione supportata dalle batterie della retrovia che hanno insistito sulle responsabilità pregresse sulla situazione creatasi con argomentazioni fuori tema.
ATTONITA e disorientata anche la minoranza che aveva sollecitato un dibattito in assemblea consiliare, presentando una circostanziata mozione “per la riduzione dei costi degli abbonamenti dei parcheggi e contestuale avvio di un periodo di transizione”, i cui rappresentanti hanno argomentato con l’esposizione di calcoli esemplificativi e citazioni di passi del capitolato di appalto che ben evidenziano la attuabilità di intervento da parte della civica amministrazione.
COSI’ per oltre un paio d’ore di dibattito vivace, incalzante, aspro, stoppato dall’imprevedibile realismo magico del sindaco che ha lanciato una proposta che andava ad incidere nel sistema contestato, che ha creato imbarazzo e disorientamento generale tanto che è stata chiesta una interruzione della seduta per poter riordinare le idee e ristabilire la normalità di una situazione divenuta paradossale, di marcata atmosfera kafkiana.
CAMBIARE dunque i termini del piano parcheggi si può. Una prospettiva cui il sindaco ha detto di averci pensato a lungo corroborato da interlocuzioni diretta con la gente, i commercianti in primo luogo, ai quali si è preoccupato di comunicarlo attraverso lo schermo gigante fatto istallare in Piazza del Popolo. Una revisione che, se accettata dalla Publiparking, ha avvertito Rotice, comporta delle contromisure: l’aumento degli stalli; la riduzione, per i minori incassi, della somma in bilancio destinata alla sistemazione delle strade. Ma non ci saranno multe in quanto non ha firmato l’autorizzazione a elevarle agli ausiliari ai parcheggi.
INSOMMA, quella del passaggio nell’assise comunale è stata una tappa di un percorso ancora lungo e soprattutto incerto di un progetto nato male, proseguito peggio e finito nel caos tutto da risolvere anche dopo un inutile consiglio comunale che non ha chiarito e stabilito nulla. Desta preoccupazione la circostanza che non si riesca a dare soluzione ad un assetto cittadino del tutto ordinario. L’auspicio è pertanto quello di un tavolo intorno al quale siedano i vari soggetti interessati (popolo non escluso) che responsabilmente trovino le giuste soluzioni ad una questione che ha messo in subbuglio l’intera città.
Michele Apollonio
Questi non riescono a risolvere la questione parcheggi figuriamoci cosa combineranno quando dovranno affrontare i gravissimi problemi economici e sociali della città! Mamma mia.