Una città con le potenzialità di crescita di Manfredonia merita uno studio strategico di sviluppo importante. Pianificato, ragionato e condiviso. Nei piani elettorali degli ultimi 20/30 anni, compreso quelli delle ultime elezioni, la città veniva immaginata rivoluzionata e rivoluzionabile ma non sempre gli equilibri politici e la burocrazia hanno aiutato e aiutano la sua crescita civile. Tanti errori sono stati commessi in passato alcuni dei quali irrimediabili poiché se viene costruito un palazzo sul bordo del mare “stiamo pensando all’ex nautico, l’ex liceo classico” come potranno le future generazioni sbarazzarsi di quell’ammasso di mattoni che impedisce di godere a pieno di un lungomare che è uno dei punti di forza della nostra città? Stesso discorso vale per l’area ex ferrovia, dove l’amministrazione comunale, ha già in essere progetti per l’eliminazione dei binari per poter connettere quel tratto di città al mare. Manfredonia è una città a vocazione turistica, settore volano per sostenere tutti gli altri ambiti produttivi: agricoltura, pesca, terziario, industria (pulita). Come possiamo concepire un turismo balneare se non si risolve il problema del Candelaro, una volta per tutte e concretamente? Questione che vincola lo sviluppo di chilometri di spiaggia che potrebbe accogliere più gente di quanto già non fa. Come possiamo concepire lo sviluppo turistico in una città che ha pochissime strutture alberghiere e non si può permettere di organizzare eventi importanti anche destagionalizzati? La fruizione e lo sviluppo di una città passa dalle sue infrastrutture urbane e private che determinano la vivibilità più civile, funzionale e sociale di una comunità, permettendo anche di accogliere. Il tema dei parcheggi ha un’importanza strategica. In passato si è ipotizzato di rendere più funzionale l’area dedicata oggi al campo sportivo Miramare rendendo la “fossa dei leoni” plurifunzionale, adibendola anche a parcheggio. L’Amministrazione Rotice ha però, di recente, attenzionato un’area, che potrebbe dare un’importante boccata di ossigeno creando una nuova possibilità di parcheggio nell’area del centro storico, vista la concentrazione di attività ed eventi durante tutto l’arco dell’anno e in modo particolare nella stagione estiva. Un’area di 8.000 mq. circa, posta di fianco ad un’area parcheggio demaniale e di libera fruizione (non a pagamento perché demaniale). Un nuovo parcheggio che potrebbe essere concepito sempre a pagamento ma a gestione diretta comunale, utilizzando i manufatti in muratura esistenti potenzialmente funzionali all’espletamento delle attività pubbliche legate alla gestione dell’area a parcheggio. Il settore comunale “Urbanistica e Sviluppo Sostenibile” sta lavorando e dialogando con l’Autorità di Sistema Portuale e la locale Capitaneria di Porto per la predisposizione degli atti necessari per la presa in consegna dell’area. Sulla stessa area, sul fronte porto, è in via di evoluzione un progetto a gestione Autorità di Sistema Portuale per la realizzazione d’impianti logistici per la pesca. Iniziativa finanziata con 820 mila euro dal FEP (Fondo Europeo per la Pesca) 2007-2013 per il quale si sta chiudendo la gara di affidamento dei lavori. La città ha la necessità di evolversi e di riqualificare quelle aree ereditate da un passato diverso. Occorre garantire servizi a chi produce lavoro e a coloro che ne usufruiscono. La burocrazia e il buonsenso nelle scelte deve essere un processo di evoluzione e di crescita sociale per mostrarsi sempre più affascinanti a chi sceglie di venirci a visitare, ma soprattutto per poter soddisfare le esigenze quotidiane dei manfredoniani, di una città che scalpita, che vuole dire la sua, che vuole riscattarsi e soprattutto che ha il coraggio di osare.
di Raffaele di Sabato