Mercoledì 3 Luglio 2024

Rotice scrive al sottosegretario Battistoni: “Crisi del settore ittico fa crescere preoccupazione per la tenuta sociale ed economica di Manfredonia”

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Egregio Sottosegretario Battistoni,
il perdurare e l’aggravarsi del profondo stato di crisi del settore ittico fa crescere, giorno dopo giorno, la mia preoccupazione di primo cittadino per la tenuta sociale ed economica di Manfredonia. Una crisi che ormai si sta trascinando da diversi mesi e non si intravedono all’orizzonte scenari rassicuranti a fronte, invece, di sempre più crescenti tensioni sociali che si riverberano anche al di fuori del settore pesca, fulcro dell’economia di Manfredonia.
Come sindaco, in collaborazione con il Consigliere regionale Giandiego Gatta, sono stato sin dall’inizio al fianco di questa categoria, dando voce alle loro difficoltà legate principalmente al caro gasolio che impedisce loro di garantire il diritto al lavoro ed alla produzione di reddito.
Il settore pesca necessita non solo di un robusto ed immediato sostegno per garantirne la sopravvivenza, ma di una complessiva e sostanziale riforma da discutere a livello europeo. Con lo stop al processo produttivo è a serio rischio il made in Italy, con gravi ripercussioni sull’aspetto della salute dei consumatori e dell’indotto turistico-commerciale, i cui primi effetti si stanno già verificando, con tutte le loro gravi conseguenze, già in questi giorni, così come sta avvenendo con un pericoloso e molto preoccupante effetto domino trasversale in altri settori economici.
Con dignità e senso di responsabilità i pescatori stanno portando avanti il loro stato di agitazione, confidando nel supporto delle Istituzioni.
Qualche soluzione è stata loro prospettata, ma le tempistiche incerte non lasciano ben sperare migliaia di famiglie ridotte ad uno stato di disperazione. Il settore rischia di subire un vero e proprio tsunami che spazzerebbe via migliaia di imprese e posti di lavoro, mandano sul lastrico anche giovani imprenditori che hanno investito sulle loro attività ipotecando a garanzia le proprie abitazioni.
Alla luce di tutto ciò, Le chiedo un incontro istituzionale ad horas presso i suoi uffici per confrontarci sullo stato dell’arte e delle modalità di uscita da questa emergenza.
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