Tutto ha avuto inizio dalla relazione sullo scioglimento del comune di Manfredonia per infiltrazioni mafiose: la delibera, più volte prorogata, di affidamento di pochi parcheggi a pagamento a dei ragazzi, soci di una cooperativa sociale, era da cancellare perché concausa di malagestio.
“Bonificare la città” questa ed insieme a tante altre cose doveva essere il compito (almeno l’intenzione) tant’è che non avendo fatto in tempo a bonificare” hanno chiesto una proroga, prontamente concessa. Nella visione filosofica dei bonificatori erano i cittadini e la città a dover subire, oltre l’onta morale, tutte le conseguenze pratiche. L’eccellentissima idea portante era bonificare, risanare, non importa le conseguenze.
La prima lo spopolamento dei giovani soprattutto di buona istruzione (futura classe dirigente ). E allora aumenti indiscriminati su tutte le tasse ed imposte comunali, della tassa sull’ occupazione suolo pubblico, alla Tari, nonostante la diminuzione dei cittadini e dei loro consumi. Accompagnata da diminuzioni in qualità e quantità dei servizi e quei pochi rimasti a pagamento, anche per una semplicissima pratica peraltro dovuta.
E cosi che ente comune con le sue tecnostrutture, sono diventate entità lontane dalla città e dai suoi bisogni e aspirazioni. Dulcis in fundo prima di andare via, se non sbaglio il giorno prima, si firmava il contratto capestro con la ditta di Roma a delle tariffe assurde per un qualsiasi comune la tariffa per i residenti nella città di Milano è gratuita) pur di inserire nel bilancio di previsione una cifra spropositata che gli ha consentito di aver risanato i bilanci e bonificato la Città (almeno sulla carta).
A spese di chi? Dei più deboli!
Il Sindaco Rotice è di fronte ad un importante decisione: rispettare il contratto, e quindi usufruire di quella cifra che gli permette di spendere un po’ di più, oppure aprire una contestazione con chi ha vinto l’appalto, tutelando ì cittadini. La contestazione avrebbe solidi fondamenti giuridici, visto anche una recentissima sentenza del tar Lazio favorevole ai consumatori: quindi il comune, o i consumatori, avrebbero ottime possibilità di vittoria. Assodato che le tariffe sono esose, soprattutto gli abbonamenti. Al Sindaco la scelta politica!
Rispettare un contratto fortemente iniquo, oppure essere vicino ai cittadini contestando il contratto anche richiamando in causa i firmatari dello stesso. A lui la scelta politica, che segnerà profondamente la sua visione politica ed il futuro della sua amministrazione. Si faccia guidare dal cuore e dalla saggezza, che ha già dimostrato di possedere.
GIOVANNI CARATÙ
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