Domenica 22 Dicembre 2024

Monitoraggio Iss, ancora in calo Rt e incidenza: tutte le Regioni a rischio basso tranne una

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Continuano a scendere indice Rt e incidenza settimanale di casi Covid in Italia. È quanto emerge dall’ultimo monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute sull’andamento dell’epidemia di coronavirus nel nostro Paese. Per quanto riguarda l’indice Rt medio calcolato sui casi asintomatici, nel periodo tra i 4 e il 17 maggio questo risulta parti a 0,86 (con un range che va da 0,83 a 0,90), in diminuzione rispetto al precedente periodo preso in esame. Stessa tendenza per quanto riguarda l’incidenza settimanale a livello nazionale, che tra il 20 e il 26 maggio risulta di 261 casi ogni 100 mila abitanti, contro i 375 ogni 100 mila abitanti registrati tra il 13 e il 19 maggio.

Insomma, i dati continuano a mostrare un graduale miglioramento della situazione epidemiologica in Italia. Nel monitoraggio dell’Iss viene anche analizzato l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero: anche in questo caso risulta al di sotto della soglia epidemica, stabile rispetto alla settimana precedente. Al 17 maggio era infatti pari a 0,83 (0,80-0,86), contro lo 0,84 (0,81-0,87) del 10 maggio. Diminuiscono anche i pazienti positivi ricoverati negli ospedali: il tasso di occupazione in terapia intensiva al 26 maggio scende al 2,6%, contro il 3,1% del 19 maggio. In area medica il livello nazionale cala invece al 9% dal 10,9% dell’ultimo monitoraggio.

Per quanto riguarda il livello di rischio delle Regioni, una risulta classificata a rischio alto, ma solo perché i dati inviati non risultavano sufficientemente completi per la valutazione del rischio ai sensi del provvedimento dello scorso 30 aprile 2020. Tutte le altre Regioni e Province autonome sono invece classificate a rischio basso. Solo sei regioni riportano una singola allerta di resilienza, le altre nemmeno una.

Infine nel monitoraggio si legge: “La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è sostanzialmente stabile (13% vs 12% la scorsa settimana). Rimane stabile anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (44% vs 45%), come anche la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (44% vs 43%)”.

 

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