Al collasso la marineria di Manfredonia. Continua ad oltranza la protesta dei pescatori di Manfredonia. Con una serie di iniziative che hanno bloccato ogni attività dovuta principalmente all’aumento spropositato del prezzo del gasolio, causa il conflitto Russia – Ucraina. Nel corso di una accesa assemblea tenutasi questa mattina nei locali del mercato ittico di Manfredonia, infatti, gli addetti alla pesca hanno deciso di intraprendere le azioni più idonee al fine di risolvere il problema. L’intero settore della pesca si porterà domani a Bari presso la Regione Puglia, con il coinvolgimento delle marinerie dell’Intera Regione, per un confronto con le Autorità costituite, al fine di conoscere quali i possibili provvedimenti che l’Ente vorrà adottare perché si ponga fine a questo stillicidio che sta distruggendo un settore economico da anni messo in ginocchio da provvedimenti scellerati. “Se dall’incontro non dovessero scaturire proposte idonee a risolvere definitivamente i problemi che attanagliano l’intero comparto”, ci è stato riferito da alcuni addetti ai lavori e la protesta continuerà ad oltranza con altre iniziative ancor più drastiche. Oltre al blocco totale della pesca in tutta la Puglia, sempre che altre città aderiscano, i pescatori di Manfredonia intendono bloccare la nave che trasporta acqua potabile alle Isole Tremiti. Ma il danno maggiore, quello di causare il fermo della flotta peschereccia (180 imbarcazioni, più di 1.000 addetti e 15 cooperative), oltre all’intera filiera legata al settore pesca. Una vera catastrofe economica che metterebbe in ginocchio un settore importante della città di Manfredonia.
Matteo di Sabato