Giovedì 19 maggio, presso il teatro comunale “L.Dalla” di Manfredonia, si è tenuto un incontro formativo organizzato dalla scuola sec. I gr. “N. Perotto” dal titolo “Il coraggio della legalità”. L’iniziativa, patrocinata dall’Amministrazione Comunale e promossa dalla Dirigente Scolastica prof.ssa Elisa Catta, ha rappresentato il momento conclusivo di un percorso didattico di educazione civica che è culminato nella settimana della legalità.
L’organizzazione dell’evento è stata curata dal prof. Giuseppe Giancaspro, coadiuvato dalla prof.ssa Barbara Bottalico per l’aspetto grafico e creativo.
Hanno partecipato all’iniziativa: Don Aniello Manganiello, sacerdote a Scampia, uno dei quartieri più difficili dell’ hinterland napoletano, fondatore dell’associazione per la legalità “Ultimi”; il dott. Pietro Paolo Mascione, agente della Polizia di Stato e vice presidente della suddetta associazione; l’ing. Gianni Rotice, Sindaco di Manfredonia; l’avv. Giandiego Gatta, consigliere della Regione Puglia.
Diffondere la cultura della legalità è obiettivo principale della scuola che mira a sensibilizzare le nuove generazioni ad un approccio rispettoso per favorire una cittadinanza attiva.
La giornata si è aperta con l’esibizione degli allievi solisti dell’orchestra scolastica, diretti dal prof. Gianni Cuciniello. A seguire c’è stato il saluto della Dirigente Scolastica, prof.ssa Elisa Catta. Nel suo intervento ha ricordato un atroce anniversario, quello della strage di Capaci avvenuta il 23 maggio 1992, in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie e tre agenti della scorta. Ha citato inoltre una celebre frase del giudice Falcone:
“L’importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio, è incoscienza.”
Partendo da questa citazione è nata l’ispirazione per il titolo dell’incontro: “Il coraggio della legalità”. Ed è sul coraggio che gli ospiti hanno articolato il loro racconto, dimostrando come si possa avere la forza di “superare la paura”, di “opporsi al male” anche in contesti dove l’unica soluzione possibile sembrerebbe quella di piegarsi allo stesso; ma anche in quei luoghi è possibile “trovare del bene”, perché “il fiore che
sboccia nelle avversità è il più bello e raro di tutti”.
Nel suo intervento il Sindaco Gianni Rotice ha sottolineato il dovere da parte delle Istituzioni di proporre politiche giovanili funzionali e che consentano una sana aggregazione, oltre ad interventi sociali che permettano di contrastare il disagio e l’illegalità.
L’avv. Giandiego Gatta ha esortato i ragazzi ad essere “custodi della legalità”, partendo da comportamenti quotidiani virtuosi e responsabili; ha inoltre rimarcato l’importanza di non cedere alle tentazioni rappresentate da droghe e alcool, di essere da esempio per il prossimo, di rispettare il decoro urbano e tutte le bellezze naturali del nostro meraviglioso territorio.
Una platea attenta e interessata di alunni ha ascoltato storie di esperienze vissute, in particolare la testimonianza forte, per certi tratti drammatica di un uomo che ha scelto di spendersi per il bene e la giustizia: l’agente di polizia Pietro Paolo Mascione. Ha ripercorso il suo vissuto familiare, toccante e drammatico, che lo ha spinto a chiedere di essere inviato a Scampia, mostrando ai ragazzi le regole e linguaggi di questo luogo: quale gergo segnala l’arrivo delle volanti delle forze dell’ordine e chi sono i “visitors”, ma anche cosa può spingere un giovane ad entrare nelle organizzazioni illegali. Ma soprattutto il coraggio di amare…
Interrogativi ripresi e approfonditi da don Aniello Manganiello, conosciuto come il prete anticamorra. Don Aniello, attraverso le domande degli alunni, ha toccato il cuore di tutti i presenti, facendo emergere in loro il coraggio della legalità che deve andare oltre la paura, la voglia di andare controcorrente per non cedere ai compromessi e l’impegno continuo per respirare ogni giorno il fresco profumo di libertà. Ha esortato i ragazzi a non cedere a chi promette illusioni, a non farsi sopraffare dallo scoraggiamento, sebbene talvolta si possa vivere nella propria solitudine. Lo ha ripetuto più volte: “Spesso sono stato lasciato solo! Alcune decisioni le ho dovute prendere da solo…”
Don Aniello ha sottolineato l’importanza dello studio e dell’agire per il bene della società.
Lo studio rende liberi, valorizza la creatività, la fantasia, dà opportunità di lavoro e consente di camminare sulla strada giusta. Il suo non è stato un monologo, ma un dialogo aperto che gli alunni della scuola secondaria “N. Perotto” hanno seguito con interesse e forte motivazione.
Si ringrazia infine tutto lo staff della compagnia teatrale “La Bottega degli Apocrifi” per l’ospitalità mostrata che ha consentito di svolgere l’iniziativa in una cornice comoda e funzionale.
I docenti Angela Totaro, Francesca De Fabritiis e Giuseppe Giancaspro
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