“Il territorio di Manfredonia potrà crescere se uniamo le forze e coordiniamo i progetti. Il Sistema Capitanata deve abbracciare le idee e le sinergie per non disperdere le risorse. Solo facendo rete potremo cambiare rotta”. Con questo appello, il sindaco, ing. Gianni Rotice, apre la convention “Infrastrutture, Logistica, Portualità, Zes: asset strategici per lo sviluppo” organizzato da Impresa Puglia e patrocinato dal Comune di Manfredonia. Copiosa la partecipazione di imprenditori, istituzioni e stakeholder nella straordinaria Piazza D’Armi del Castello Svevo Angioino che ha fatto da cornice all’evento. Puntuali e precisi gli interventi in programma, spaziando dalle potenzialità offerte dal nostro territorio e basate sull’agricoltura, pesca e silvicoltura e dall’industria di trasformazione, conservazione e commercializzazione dei prodotti del settore primario a quelle dell’automotive e dell’economia verde circolare. Attraverso l’analisi storiografica dell’economia di Capitanata, il prof Federico Pirro, docente di Storia dell’Industria dell’Università di Bari, sottolinea che il suo PIL è superiore a quello delle regioni valdostane e molisane messe insieme. Continua Pirro “il vasto territorio diCapitanata è come una Provincia-Regione. Essa fa da cerniera alle aree dell’Irpinia, della Campania e del Molise, e se raccordasse le produzioni del comparto manufatturiero e non solo aumenterebbe il tasso occupazionale, contrastando la fuga dei giovani dal Sud. Le multinazionali estere (cinesi e scandinave) della green economy guardano con occhio attento le coste pugliesi per poter sviluppare nuovi insediamenti off shore (pale eoliche galleggianti) già presenti nel golfo di Taranto a cui il governatore Emiliano ha proteso la mano”. Anche il Golfo di Manfredonia potrebbe essere inglobato in simili insediamenti. I Comuni salentini e di Capitanata sono già sul piede di guerra perché essi potrebbero impattare e nuocere l’economia turistica. A seguire gli interventi di Michele D’Alba, presidente di Impresa Puglia, artefice della realizzazione della “lavanderia industriale” tanto criticata negli anni passati che oggi conta oltre 200 dipendenti, garantendo commesse all’estero. A seguire l’intervento del Presidente della Provincia di Foggia, Nicola Gatta, che ha fatto un excursus sui prossimi lavori di potenziamento delle strade provinciali per troppo tempo dimenticate e che grazie ai fondi del PNRR diventeranno più sicure, agevolando la viabilità dell’impervio territorio garganico. Un’ altra importante relazione è stata quella di Manlio Guadagnuolo, Commissario della ZES Adriatica Interregionale Puglia-Molise che ha illustrato con dati alla mano come la semplificazione del procedimento di “autorizzazione unico” abbatta del 50% i tempi e di oltre un terzo per le autorizzazioni ambientali e paesaggistiche. Si prevede lo stanziamento di 630 milioni di euro per le infrastrutture delle aree delle Zone Economiche Speciali interessate. Invece 41 sono i milioni di euro per il secondo lotto del porto Alti fondali di Manfredonia, come precisato dal prof Ugo Patroni Griffi, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale. Attraverso un video ha mostrato i tanti progetti ed investimenti per rendere i porti e le aree retro portuali sempre più competitive, funzionali e rispondenti alle necessità delle imprese. Per realizzare gli ammodernamenti infrastrutturali sono cantierizzati ben un miliardo di euro per tutti e cinque i porti in questione, già programmati. Alla conclusione del suo intervento, Patroni Griffi ha fissato la data del 13 giugno p.v. in cui, insieme ai Comuni di Manfredonia e di Monte Sant’Angelo, si dovrà discutere del Piano regolatore portuale ad oggi assente che rappresenta uno strumento essenziale di pianificazione e programmazione. La conclusione dei lavori del convegno è stata affidata al prof. Giuseppe Catalano, Coordinatore della Struttura Tecnica di Missione del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile. Il suo intervento è stato più un’esortazione alle Istituzioni presenti, invitandoli a lavorare tutti in sinergia per non disperdere le risorse destinate al Sud dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. I numeri in termini di milioni di euro sono tanti ed occorrerà un’efficace progettazione, evitando le ridondanze, per cominciare a cantierizzare le infrastrutture come la ciclovia a Manfredonia – già programmata – e collegarla ai comuni garganici per potenziare il turismo. Altri interventi riguarderanno l’ammodernamento della rete ferroviaria adriatica per il trasporto merci e passeggeri e non ultimo il progetto Pinqua per garantire la qualità della vita delle residenze popolari nelle città interessate come quella di Borgo Mezzanone. Auspichiamo che le tante risorse del PNRR siano davvero fruibili per colmare lo storico divario socio-economico tra le regioni meridionali e quelle settentrionali. Garantire un futuro certo alla Next Generation EU non è uno slogan ma un dovere.
Grazia Amoruso