Le rivendite di giornali a Manfredonia sono una dozzina variamente distribuite sul territorio comunale. Per tanti aspetti rappresentano il riferimento concreto dei cambiamenti nel settore specifico dell’editoria ma anche più in generale dell’articolazione cittadina. Alcune sono edicole di giornali pure, nel senso che sono rimaste legate alla vendita della carta stampata, dai quotidiani, ai periodici, alle riviste, agli allegati ai giornali; altre si sono sviluppate allargando il giro di prodotti e servizi extra-editoriali. Comune denominatore è quello di “arrangiarsi” per mantenere un livello minimo di redditività.
C’è chi ci riesce a mantenere la caratteristica di edicola di giornali come Salvatore Sportelli, titolare del chiosco giornali in Piazza della Libertà nella parte ovest della città. «Non mi lamento: sono rimasto per scelta edicolante puro e cerco di dare respiro all’attività con iniziative personali con la clientela molto variegata. Sono aperto anche nei giorni festivi. Tanti gli affezionati habitué». Per dare una misura del suo lavoro, dichiara una vendita media della Gazzetta di venti copie giornaliere.
L’estremo opposto è il chiosco “Acqua di Cristo” sito nel piazzale Alessandro Galli, tra gli uffici comunali e il viale Miramare. «Una posizione che non agevola per nulla la vendita dei giornali» precisa subito la signora Margherita Russo titolare dell’edicola in attività da 2003. Il suo chiosco ha assortito l’offerta a tutti i servizi possibili: giornali e riviste, libri, giochi gratta e vinci, giocattoli per bambini, ma anche pagamento delle bollette, ricariche telefoniche, bonifici bancari e persino un servizio arrotino (fa da tramite con un artigiano convenzionato). Insomma è il classico punto di riferimento tuttofare di quartiere che va a vantaggio delle vendite dei giornali «che vanno gradatamente migliorando».
A dispetto della posizione che parrebbe privilegiata, Piazza Duomo alle spalle di Piazza del Popolo, Giovanni De Palma titolare dell’edicola-cartoleria “Cento fiori” è molto scontento di come vanno le cose. «Scarse vendite – rileva – non solo di giornali. L’essere al centro storico è più penalizzante: non ci è consentito neanche di metter una bacheca fuori l’ingresso. Sono le vendite internet che ormai hanno il sopravvento».
Non ha problemi Giuseppe Trotta titolare della rivendita ibrida giornali e tabacchi nel popoloso quartiere di Monticchio. Due generi che si compensano «e ci fanno guardare con fiducia al domani».
I giornali, la carta stampata, un invito alla riflessione, ad una pausa nel vortice della routine quotidiana, amici con i quali dialogare serenamente, guardare la realtà da vari e diversi punti di vista.
Michele Apollonio