È stata una grande festa la tre giorni delle Giornate della storia, svoltasi nei giorni 23 -24-e 25 aprile scorsi, organizzata dalle Contrade delle torri. Un evento che ha coinvolto oltre seicento figuranti che hanno invaso le vie del centro della città di Manfredi, figura emblematica che finalmente, prima con il monumento a lui dedicato e adesso con queste giornate, viene festeggiato come fondatore della nostra Manfredonia. La manifestazione ha visto la partecipazione di un pubblico numerosissimo che ha assistito al corteo e alle tappe cruciali alle quali la lunga scia di figuranti ha partecipato. Innanzitutto, l’investitura del nuovo sindaco a Magnifico Signore davanti a Palazzo San Domenico, per poi proseguire verso la Chiesa del Carmine dove è stata celebrata una messa solenne in suffragio di Re Manfredi. Dopo aver attraversato tutto il corso il corteo e il suo seguito di pubblico ha affollato il fossato del castello. “Il Teatro Cinque” con la rappresentazione teatrale Manfredi von Hohenstaufen, Re da Palermo a Benevento, e la Medieval band “Rota Temporis”, che si sono esibiti nel fossato allestito con attendamenti, banchi di vendita e zone dedicate ai giochi, con il castello come scenografia, hanno riportato l’orologio indietro nel tempo, entusiasmando il numeroso pubblico presente. Così hanno fatto i valenti soldati in armatura, i mercanti in costume e “Gli acrobati del borgo” con il loro spettacolo “Babele”, che hanno animato per i due giorni seguenti questo luogo magico, fulcro della nostra città. Tantissimi bambini si sono cimentati nel Tiro con l’arco, del giavellotto, dell’ascia e Anelli sulla Torre, come i tanti bambini e ragazzi degli Istituti Comprensivi Don Milani Uno – Maiorano, Giordani-De Sanctis e San Giovanni Bosco che hanno partecipato al corteo. Un grande ringraziamento va a tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita di questa celebrazione, al Teatro Cinque di Vittorio Tricarico, alle scuole, alle quattro contrade, nate dalla fantasia di Franco Barbone e suo figlio Antonio, le vere anime di quest’evento che speriamo possa radicarsi come attrattore culturale al pari delle manifestazioni tradizionali che caratterizzano la nostra città come il Carnevale e la festa patronale.
Mariantonietta Di Sabato