Si continua a parlare di sanità e dell’ospedale di Manfredonia, del suo efficientamento organico, della sua funzionalità e dell’offerta non sempre all’altezza delle necessità dell’utente, del contribuente, dell’ammalato. La politica degli ultimi quasi due decenni ha svolto un ruolo determinate e per certi versi devastante, le cui conseguenze si continuano a percepire, sperperando denaro tra strutture ed attrezzature, spesso non impiegate in modo ottimale per la loro finalità. È mancato un chiaro piano strategico e sinergico tra le strutture ospedaliere presenti sul territorio che sgomitano per la gestione dei reparti, creando un sub mercato clientelare tra operatori sanitari e dirigenti a stretto contatto con la politica che cerca di fare le cose giuste ma che alla fine diventa un grande mercato del compromesso. Un percorso politico-sanitario che ha scoraggiato non pochi operatori sanitari di altissimo livello e appassionati del proprio lavoro, non sempre valorizzati per le proprie competenze mediche e capacità manageriali. Con l’insediamento della nuova amministrazione comunale a Manfredonia, tra le fila dell’opposizione è stata sollevata una proposta di costituzione di una commissione sanitaria che potesse andare oltre i colori politici, un progetto con la finalità di dialogare “tra manfredoniani” mettendo assieme le forze politiche presenti all’interno dei vari organismi istituzionali, tutte utili per poter amplificare le ragioni di riassetto organizzativo del nostro nosocomio rispetto agli altri presidi presenti nel distretto sanitario. La volontà di creare una comunione d’intenti tra opposizione e maggioranza finalizzata all’ottenimento di una riorganizzazione strutturale dell’Ospedale di Manfredonia. Una proposta, partita dal consigliere comunale Gianluca Totaro (5 stelle), subito condivisa da tutto il gruppo di opposizione che però non ha trovato terreno fertile nel gruppo di maggioranza che, con diverse motivazioni, più o meno valide, ha chiaramente detto: “ora tocca a noi gestire lo sviluppo e la riorganizzazione dell’ospedale di Manfredonia…”. Il gruppo di opposizione continua il suo percorso scendendo in strada, cercando di spiegare il progetto alla gente, un momento per proporre e raccogliere suggerimenti sul percorso ottimale finalizzato ad una sanità locale più strutturata, più efficiente. L’obiettivo del Comitato Sanità Politico Popolare a tutela della salute è quello di “indurre gli organi decisionali, istituzionali e manageriali della sanità, a livello aziendale e regionale, ad un ragionamento sistemico, che porti ad una maggiore efficienza e ad una più netta caratterizzazione e valorizzazione delle attività e delle strutture sanitarie in modo da renderle più adeguate alle esigenze del nostro territorio”. Il dialogo ed il confronto è un atto di crescita e di cambiamento.
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