Domenica 22 Dicembre 2024

Aeroporto Gino Lisa: Pronto il decollo della Capitanata?

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Milano vicino l’Europa, cantava il mitico Lucio Dalla in un bellissimo, celebre brano scritto per raccontare la grandezza continentale meneghina. Adesso quella Milano, un tempo così lontana è irraggiungibile, sarebbe molto più vicina al Mezzogiorno e alla Puglia almeno se le cose andranno per il verso giusto nella messa a sistema di una struttura che è lì dal 1915, molto prima di altri scali italiani. E chissà cosa penserebbe oggi Gino Lisa, ardito aviatore decorato di medaglia d’oro, caduto in guerra nel bombardamento del 1917 a Caldonazzo, nel vedere all’opera Aeroporti di Puglia per il tanto atteso decollo dello scalo foggiano che porta il suo nome. Di certo ne sarebbe felice Lucio Dalla che amava molto questa terra, ma credo ne gioirebbe anche Gino Lisa perché la sua storia eroica e battagliera sposa in pieno l’antica tradizione aeronautica della Capitanata, per abbracciare, come in tanti sperano adesso, l’ambito traguardo di tornare a volare. Ma mentre tutti corrono ad inseguire il sogno, saggezza induce a credere che un volo garantito che sia di lunga durata sarà possibile questa volta solo a condizione che si mantengano ben fermi i piedi per terra. Il paradosso è necessario e serve a documentare, passo dopo passo,  le azioni da mettere in campo per spingere seriamente sul versante giusto senza incappare nuovamente in spericolati salti nel vuoto, anche questi documentabili da tristi se non sciagurate esperienze del passato che salassarono le casse del Comune di Foggia, lanciatosi a rotta di collo in quel buio precipizio che scrisse l’esperienza della Federico II. Questo significa individuare la strada migliore evitando avventure, perché la storia odierna del Gino Lisa sarà percorribile, questo deve essere chiaro, solo se intercetterà un bacino di passeggeri fatto di numeri tanto pesanti da poter sostenere l’impresa in volo, come ribadiscono anche gli imprenditori di Confindustria. Dunque, nell’attesa, calma e gesso: sarà Aeroporti di Puglia a dover dire come stanno le cose e chi potrà correre la partita, non altri! Antonio Vasile, manager di accertata professionalità e competenza, non ha dubbi sul punto. Una partita che andrà valutata sui tavoli istituzionali, con gli agenti contrattuali che servono a pilotare, giusto per stare in tema, i motori dello sviluppo. In primis la Regione, con il vice presidente Raffaele Piemontese, alfiere di una scommessa che ha ripreso animo e speranza, ma anche gli enti locali con il sistema dei sindaci, la Camera di Commercio, la stessa Confindustria sanno bene come andare in questa direzione, spingendo al punto giusto, perché una parola di troppo nella “foga in voga” agirebbe negativamente, come quel vino che, non arieggiando, sfonda la botte! Serve dunque riflettere, ragionare, dare spazio ai tecnici e alla politica che deve tornare a fare il suo mestiere. Le adunate pomposamente pompate servono a ben poco, se non a dare qualche lustrino nella fiera della vanità. Perché si è capito che ci vuole tempo per il battesimo. La bella Manuela Arcuri dovrà pazientare ed attendere l’acqua benedetta.

di Micky dè Finis

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News · Venti ed Eventi

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