È la festa della democrazia, la festa di una parte giusta di Italiani che si oppose alla guerra e alla sopraffazione sacrificando la propria vita. È la festa di chi ripudia la guerra come risoluzione delle controversie internazionali, la festa di chi ripudia il razzismo. È la festa della resistenza di tutti i popoli oppressi.
È la festa della Liberazione dal fascismo italiano che non ha fatto cose buone, la liberazione da chi ha avviato migliaia di ebrei italiani ai campi di concentramento. La liberazione da chi ha usato il gas contro i popoli assoggettati, la liberazione da chi ha scelto di stare dalla parte sbagliata, ovvero quella dei massacratori di Marzabotto e di Sant’Anna di Stazzema.
Celebrare oggi il 25 Aprile vuol dire ribadire con forza la necessità di difendere la democrazia come un bene prezioso, senza darlo mai per scontato. La democrazia è in pericolo ogni giorno e tocca a noi, partigiani del nuovo millennio, preservarla.
Viva l’Italia liberata.
Viva la Resistenza.
Viva il 25 Aprile.