“Ti mando a Borgo Mezzanone in mezzo ai neri”. E giù una sguaiata risata.
Non è un’infelice battuta da bar; è l’indecente uscita di Libero Palumbo, assessore del Comune di Manfredonia in quota “Città Protagonista”, lista che non ha eletto consiglieri comunali ed è stata ripagata con un posto in Giunta per l’appoggio dato al ballottaggio al sindaco Gianni Rotice.
Libero Palumbo ragiona così: se ti devo punire ti mando a Borgo Mezzanone con i neri. Con buona pace di chi è nero e vive nella miseria o di chi non è nero e affronta ogni giorno le difficoltà e i problemi radicati in quella borgata.
Molti si sono sorpresi dell’accaduto e non poco. Forse anche il Sindaco, al quale chiediamo di prendere ufficialmente le distanze.
Noi no. Noi Libero Palumbo lo conosciamo bene. I suoi anatemi contro “quelli che stavano prima” sono all’ordine del giorno. Già dirigente dei Democratici di Sinistra, consigliere comunale eletto nel 2010 nella lista civica a sostegno di Angelo Riccardi “Uniti X Manfredonia”, transitato nel Partito Democratico in cui è stato rieletto consigliere comunale nel 2015, Libero Palumbo risulta essere il più ostile nei nostri confronti senza mai smettere di lesinare giudizi poco lusinghieri nei confronti di coloro con i quali ha militato politicamente insieme per una vita.
Cosa ci si poteva aspettare dallo stesso assessore che si è fregiato di aver risolto da solo la questione degli Lsu senza mai citare il lavoro svolto dall’on. Michele Bordo e dal consigliere regionale Paolo Campo.
Diamo un consiglio gratuito a Libero Palumbo: vada a casa e ci vada subito.