In attesa che si celebri il prossimo Consiglio Comunale, giovedì 21 aprile, nel quale, all’ordine del giorno, sono inserite le interrogazioni a risposta orale dei consiglieri di minoranza e tra esse due a nome della capogruppo di Manfredonia Nuova, Giulia Fresca, si attende ancora che venga dato seguito a quanto preannunciato, nella risposta scritta alla interrogazione presentata in data 11 febbraio ed avente per oggetto: “la mancanza del servizio di rete idrica e fognaria nelle zone PIP e D46”.
Giulia Fresca, rivolgendosi al Sindaco ed alla sua giunta, “considerato che la zona Industriale della città di Manfredonia, meglio identificata come ZONA D46 e ZONA PIP presenta innumerevoli problematiche inerenti il servizio di rete idrica (con riferimento all’area PIP) e della rete fognaria (per entrambe le zone) premesso che “l’attivazione della fornitura di acqua corrente attraverso la rete comunale può essere resa possibile attraverso l’iterazione con l’AQP s.r.l. per la scelta del punto di allaccio e la realizzazione di un impianto di sollevamento con vasca di raccolta al fine di fornire la giusta pressione di esercizio a tutte le attività presenti nella zona interessata, che tali lavori possono essere finanziati con i residui fondi del Contratto d’Area di Manfredonia previo collaudo delle opere realizzate, che sono stati completati già da alcuni anni ad opera della società aggiudicataria Cetola S.r.l, e pagati con accordo transattivo del 05/10/2018, i lavori di “revamping” dell’impianto di depurazione consortile A.S.E. SpA a servizio dell’agglomerato industriale D3E e P.I.P. del Comune di Manfredonia, consistenti nella riattivazione, adeguamento funzionale e potenziamento dell’impianto ed infine che tale impianto può servire le zone interessate previo collettamento della necessaria rete fognaria” ha chiesto di sapere “quale decisione tecnica è stata assunta (o si intende assumere) a fronte delle continue rassicurazioni fornite dal Sindaco sui vari organi di stampa e social media, in risposta alla richiesta da parte delle aziende e dei residenti presenti nelle Aree interessate della risoluzione dell’annoso problema che comporta ingenti disagi e perdite economiche e di conoscere il cronoprogramma degli interventi che l’amministrazione intende adottare al fine di verificarne il rispetto e fornire tempi certi ai cittadini interessati”.
La risposta, fornita dall’assessore ai lavori pubblici Angelo Salvemini, come sempre molto sintetica e priva di dati consistenti è stata la seguente: “dopo una serie di incontri e sopralluoghi effettuati con i tecnici della AQP nel gennaio 2022 è stata richiesta la variazione del punto di presa e l’autorizzazione ad utilizzare la fascia di proprietà della AQP per la posa della tubazione DN 100 mm necessaria per il collegamento tra il nuovo punto di presa-contatore e la rete idrica esistente a servizio degli insediamenti.
Si è in attesa di sottoscrivere un atto di servitù con la AQP per la realizzazione della già menzionata tubazione.
Successivamente con i residui fondi del Contratto d’Area (circa 1.400.000 €) si realizzerà un impianto di sollevamento con le vasche di accumulo al fine di ottenere la pressione necessaria e sufficiente ad alimentare tutte le aziende dell’area industriale (PIP e D46). Contestualmente si dovrà effettuare una manutenzione straordinaria delle reti interne esistenti per eliminare eventuali perdite. Si precisa che la AQP fornisce un solo punto di consegna al Comune di Manfredonia che dovrà successivamente gestire gli allacciamenti alla manutenzione delle reti interne. Per tale gestione, non potendo effettuarla direttamente, il comune procederà ad un affidamento a ditta specializzata nel settore”
Considerata la risposta assolutamente insufficiente, tecnicamente e finanziariamente inconsistente, fornita dall’Assessore delegato dal Sindaco ai Lavori Pubblici, in quanto mancante dei dati richiesti ovvero la decisione tecnica assunta anche in tema di depurazione consortile ma, ancor di più in risposta alla richiesta di un cronoprogramma che dettasse i tempi degli interventi e fornisse un margine di serenità ai cittadini interessati, alla luce del nulla di fatto, anche in merito a quanto sottoscritto dallo stesso assessore, tutto lascia presagire che le soluzioni paventate siano riamaste imbrigliate nel programma elettorale e non in azioni concrete. La Capogruppo di Manfredonia Nuova, Giulia Fresca, invita il Sindaco ed il suo assessore delegato ai Lavori Pubblici a dare priorità al problema sollevato concentrando tutti gli sforzi necessari per portare a buon fine quanto promesso ed auspica che il tanto atteso e sospirato cronoprogramma venga offerto pubblicamente alla città e si dia l’avvio ai lavori attesi da troppi anni!