Lunedì 4 Novembre 2024

Peppino Sapone, molto più di un professore

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Ci sono personalità che in silenzio e senza tanto clamore lasciano un segno del loro passaggio. Una di queste è quella del professor Peppino Sapone. Ne è dimostrazione il coro di ricordi e di foto pubblicate sui social dai suoi ex alunni e alunne che si è levato alla notizia della sua scomparsa. In tanti hanno voluto ricordare il prof. Sapone, una “colonna del Magistrale” l’istituto dove ha insegnato Scienze naturali per ben 32 anni. Tutti hanno ricordato la sua simpatia e la sua spontaneità, ma allo stesso tempo la sua autorevolezza come insegnante, la sua precisione nelle spiegazioni e la serietà nell’affrontare l’impegno scolastico oltre alla sua benevolenza nei confronti dei suoi studenti e studentesse. Ma accanto alla figura dell’insegnante c’è il ricordo della sua grande passione per il carnevale. Sin dal 1965 Peppino Sapone ha cominciato a realizzare carri di cartapesta che hanno sempre raggiunto i primi posti in classifica, poi, utilizzando il capitale umano della scuola in cui insegnava, ma anche quello degli altri istituti, ha cominciato ad organizzare spettacolari gruppi allegorici, anche questi sempre premiati con i primi posti. Stessa cosa per le rappresentazioni teatrali, non solo legate al carnevale, di testi scritti da lui stesso e messe in scena anche fuori dall’ambito della scuola con premi e riconoscimenti. Per non parlare poi delle feste per i diplomi e le gite d’istruzione. Peppino Sapone era un trascinatore, di un’allegria dirompente e chiassosa che travolgeva chiunque. E la sua missione, in queste attività nella scuola, era quella di coinvolgere quanti più alunni possibile. Nell’organizzazione dei gruppi, racconta Anna Totaro, ex alunna e poi collega, si occupava di tutto, ideava il tema e l’allegoria, sapeva quali colori utilizzare per poter rendere un gruppo allegro e coinvolgente, e dava tantissima importanza al balletto perché, diceva, quello avrebbe valorizzato al meglio costumi e allegoria. Accanto a lui in queste imprese carnascialesche Sipontina Mazzone e il suo omonimo Giuseppe Sapone, cugino e insegnante di Matematica. Negli anni ’80 è stato anche Presidente del Carnevale per alcune edizioni. E non è tutto. A tutto questo bisogna accostare la sua passione per il lavoro agricolo ereditato dalla sua famiglia di agricoltori da generazioni. Peppino Sapone era Dottore agronomo, e dal 1955 esercitava l’attività di libero professionista durante la riforma agraria degli anni ’50 come progettista e perito tecnico. Unico professionista del settore a Manfredonia per oltre un decennio, guadagnò molta popolarità e stima nell’ambiente degli agricoltori del territorio. Nel 1995 ricevette persino l’attestato di benemerenza dall’Ordine dei Dottori agronomi della Provincia di Foggia per i quaranta anni di attività. Nel 1962 ha acquistato Masseria Mustazzo, in stato di abbandono e fallimentare, trasformandola agronomicamente e valorizzandola la rende fiorente e produttiva. Un contributo notevole quello di Peppino Sapone, dunque, non solo per aver rallegrato il Carnevale di Manfredonia per ben trent’anni, quasi fino al raggiungimento della pensione nel 1995, ma anche per aver contribuito allo sviluppo e all’identità di una scuola non solo centro di istruzione, ma aperta al territorio e alla formazione della personalità di generazioni di studenti legati alle tradizioni della propria città e al divertimento sano.

 

Mariantonietta Di Sabato

 

 

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