La Capitanata riparte? Pare proprio di sì a giudicare dal grande successo, riconosciuto urbi et orbi, alla Bit di Milano, una vetrina internazionale troppo importante per il turismo. Ne parlo volentieri, resoconti alla mano, perché la rinascita di questo pezzo del Mezzogiorno d’Italia è una sfida che bisogna saper cogliere come hanno fatto in tanti, amministratori, imprenditori, agenti culturali e promotori di un turismo tutto da vivere. La prima risorsa senza se e senza ma. E il piatto forte di una Puglia con il vento in poppa lo ha servito, manco a dirlo, proprio la Capitanata, oscurando pezzi d’Italia senz’altro belli, ma senza quel fascino che ti regala un mistero inesplorato, intrigante, avvolgente come quello che si può cogliere nelle contrade della provincia di Foggia. Penso per un attimo alla Foresta Umbra, meraviglia delle meraviglie, e a ciò che è riuscito a fare Marcello Salvatori, sognatore disincantato, recuperando l’antico rifugio cadente oggi un angolo di paradiso naturale. Nel cuore della fiera in bella mostra le vacanze, con oltre 100 aziende di settore e poi il cartellone dei grandi eventi di Vieste, la splendida Mattinata e così via, una dopo l’altra, pezzi di una terra dal potenziale attrattivo studiato da madre natura per essere un luogo accogliente sconfinato. Alcuni, in vero pochi, hanno scelto di non esserci e mi chiedo come sia stato possibile, affacciando suggestive riflessioni, mancare ad un appuntamento di così grande valenza, perché la regola prima dello sviluppo è saper vendere un territorio, trascurando visioni bucoliche che possono anche esserci a patto che non si esauriscano in una lettura un po’ naïf del tema crescita. Michele Emiliano, va detto, in queste cose difficilmente sbaglia perché ha, direi geneticamente il temperamento più giusto per centrare l’obiettivo. E difatti, dietro di lui si è sentito il lavoro di una squadra scesa in campo alla perfezione. Risultato? Un successo enorme per la Puglia ma per la Capitanata soprattutto in una cornice esaltante che apre le porte ad un’estate con numeri importanti, a cominciare dai due milioni di turisti di Vieste. In fiera si è visto l’attivismo intelligente di Raffaele Piemontese, capace di spingere un motore emotivo con la passione che bisogna saper mettere quando sono in gioco interessi incredibilmente necessari per far crescere il territorio. E al fianco di Giuseppe Nobiletti, sindaco di Vieste, si è visto il dinamismo di Michele Bisceglie, sindaco di Mattinata con l’immancabile Paolo Valente, bravo assessore di questa cittadina meravigliosa, cha sta cambiando pelle per ambire a diventare uno scrigno di ospitalità straordinaria, elegante, deliziosa. Credo abbia fatto bene anche il neo sindaco Gianni Rotice a scegliere la Bit di Milano e lanciare per tempo questa bell’idea che vedrà andare in scena il gemellaggio tra il Carnevale di Manfredonia con quello di Putignano, allargando i confini di una tradizione che rischiava di perdersi. Non è mai troppo tardi. E se di qui a breve l’aeroporto Gino Lisa prenderà il volo, per la Capitanata si aprirà un nuovo giorno per recuperare ogni attimo perso per strada. Basta volerlo e crederci davvero.
di Micky dè Finis
Leggere che il Gargano ha illuminato la BIT mi fa piacere ma non mi stupisce. Leggere che la Capitanata è stata la giusta ribalta del Gargano, non mi stupisce ma non mi arrabbio più perché sono anni che Foggia fa da mosca cocchiera ed è sempre in prima linea quando si tratta di raccogliere il giusto merito altrui. Leggere invece che tutto questo merito sarebbe la giusta scelta di Emiliano, beh!, questo non mi stupisce ma mi indigna e mi disgusta, perché sono anni che tutta Bari, compreso Emiliano, ritengono che la Puglia vada dal Salento alla BAT, sorta appunto per isolare ancor più la Capitanata, per ergere un ulteriore muro, una ulteriore intercapedine tra Puglia e la Capitanata.