Domenica 22 Dicembre 2024

L’Ase risanata

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Presentato il bilancio che apre alla riduzione della TARI

«IL PERCORSO aziendale verso i temi della sostenibilità è avviato, anche se siamo ancora agli inizi, ma la strada è tracciata e passa attraverso lo sviluppo di una cultura manageriale condivisa e orientata ai principi di sostenibilità. La predisposizione della Carta dei Servizi va tutta in questa direzione e la sua concreta applicazione sarà uno degli obiettivi strategici della società nei prossimi anni» lo dichiara l’amministratore unico dell’azienda in house servizi ecologici (ASE), Raphael Rossi, a commento del bilancio approvato 2021 della società che «espone un risultato di esercizio positivo di euro 243.090 dopo aver scontato ammortamenti, accantonamenti, svalutazioni e imposte per euro 846.610».

NOTIZIE positive incoraggianti da un settore, quello dei rifiuti, che fanno guardare con moderato ottimismo alla gestione di un’azienda da sempre chiacchierata e in eterna difficoltà gestionale. I numeri attestano chiaramente la validità e l’efficienza della gestione Rossi, un manager arrivato all’ASE a fine novembre 2020 reclutato dalla Commissione straordinaria tramite concorso pubblico. Il nuovo responsabile di una azienda tribolata che ha sempre segnato una escalation nei suoi conti e una incredibile instabilità dirigenziale (sette amministratori unici in tre anni), ha da subito impresso una svolta innovativa all’intero apparato aziendale a cominciare dallo statuto adeguato ai termini legali, all’assunzione del personale tramite rigoroso concorso pubblico. Una serie di attività che hanno, come si vede influito, sulla efficienza di una azienda pubblica e dunque sui servizi.

IN UNA NOTA pubblica, l’AU Rossi ha esposto i numeri salienti di un bilancio evidentemente da consolidare e possibilmente sviluppare. I ricavi – fa sapere Rossi – relativi alla gestione dei rifiuti sono stati pari a euro 10.277.571 di cui euro 3.221.468 riguardano l’attività di conferimento e smaltimento al lordo del ricavo CONAI di euro 767.732. Pertanto, il costo del servizio di RU a carico della Comunità e relativo al gestore ASE è stato pari a euro 9.509.839. Il ricavo tratto dalle vendite delle frazioni differenziate e dai ricavi CONAI, interamente riversato al Comune in scomputo alla Tari, è il più alto di sempre. Nel triennio 2019-2021 tale importo che contribuisce alla riduzione della TARI, è cresciuto del 9,40% passando da euro 701.638 del 2019 a euro 767.732 del 2021. Il reddito operativo, indicatore di efficienza aziendale, è stato positivo per euro 228.930 condizionato negativamente da perdite e svalutazioni di crediti, maggior ammortamenti e accantonamenti per complessivi euro 401.604.

L’EVA ovvero Valore economico aggiunto, vale a dire differenza tra risultato operativo effettivo e risultato operativo normale, «per la prima volta nella storia della società – rimarca l’AU Rossi – è positivo per 137.866, indicatore che misura la capacità dell’azienda di creare valore a dispetto degli ultimi dieci anni di gestione che hanno distrutto valori per euro 1.593.000». Rispetto agli ultimi cinque anni, sono in sostanziale equilibrio lo stato patrimoniale, l’indice di liquidità (1,14), l’indice di copertura del capitale fisso (1,43). La posizione finanziaria della società è positiva per euro 347.713. Tra i condizionamenti negativi Rossi indica il ricorso negli ultimi cinque anni al noleggio dei mezzi aziendali più costosi di quelli propri.

NON MANCA l’AU Rossi di far riferimento alla TARI: «se si vuole ridurre la TARI in maniera significativa nei prossimi anni e aumentarne la qualità del servizio – afferma – l’unica strada possibile è ampliare la gestione con l’ARO coinvolgendo i comuni di Monte S.Angelo, Vieste, Mattinata e Zapponeta. La sostenibilità sta diventando il nuovo linguaggio dell’economia. Si tratta di un vero e proprio cambio di paradigma che impone a tutte le aziende, ed in particolar modo a quelle che gestiscono i rifiuti, di ripensare strategie, modelli di gestione e prodotti in chiave ESG. E’ una vera e propria “rivoluzione industriale” perché il successo di un’impresa non si misura più dal solo conseguimento dell’utile ma sulla capacità di rispondere alle aspettative degli stakeholders sui temi dell’ambiente, della società e dei modelli di governance».

  Michele Apollonio

 

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