Rinnovata alla Bottega degli Apocrifi la gestione del Teatro Dalla
PER I PROSSIMI 15 anni il teatro comunale “Lucio Dalla” sarà gestito dalla compagnia teatrale Bottega degli Apocrifi. Lo ha stabilito la sottoscrizione di un Partenariato Speciale Pubblico Privato che vede la Bottega affiancata dal Comune di Manfredonia nella realizzazione di «un programma di valorizzazione della struttura teatrale attraverso strategie culturali, capaci di incidere sulla qualità della vita della città di Manfredonia e del territorio di riferimento».
PER la Bottega degli Apocrifi si tratta di poter proseguire il proficuo lavoro fin qui svolto non solo riferito agli spettacoli, ma anche alla produzione di opere teatrali e alla educazione e iniziazione dei giovani al teatro, iniziato nel 2004 allorquando la compagnia sorta a Bologna si trasferì a Manfredonia, città d’origine di alcuni membri del gruppo, con l’intento di «coltivare il deserto, portare il mestiere del teatro dove non c’era» nella convinzione che il teatro possa essere un lavoro anche in Italia e specificamente al sud. Nel 2008 il provvidenziale e lungimirante bando della Regione Puglia “Teatri abitati” che si proponeva di far vivere il teatro attraverso la loro gestione da parte di compagnie che ne facessero il loro luogo di produzione ma soprattutto presidio culturale territoriale. Una intuizione risultata centrata che ha consentito alla Bottega animata da Cosimo Severo regista, Stefania Marrone drammaturga, Fabio Trimigno musicista compositore, di radicare a Manfredonia l’arte del teatro.
UNA LUNGA esperienza straordinaria da cui ripartire per rilanciare lo spazio teatrale, la sua funzione sociale in funzione futuro della collettività in cui opera, al suo benessere sociale. La Giornata mondiale del Teatro è stata l’occasione per dare consistenza e spinta innovatrice al partenariato speciale teatrale pubblico privato inaugurato dal Comune di Manfredonia e dalla Bottega degli Apocrifi, con un confronto trasversale sulle sinergie possibili fra enti locali, stakeholders privati, operatori culturali. La larga partecipazione di rappresentati delle varie e diverse aree politico-culturali al meeting organizzato dalla Bottega degli Apocrifi al Teatro “Dalla”, è stata la chiara dimostrazione dell’interesse mostrato verso un progetto dall’indicativo titolo “Futura” e dunque della maturità acquisita in un settore nel quale al sud in generale, ma più segnatamente nei centri decentrati, era inimmaginabile fino a qualche lustro addietro.
UN RAGIONAMENTO a più voci ma con un unico registro: cambiare il territorio con la cultura. Tanti i contributi e i suggerimenti rivenienti dalle esperienze vissute a cominciare da quello fondamentale di risollevare il patrimonio culturale architettonico in condizioni di abbandono per il 71 per cento; e dunque garantire la durata nel tempo dei presidi teatrali; rendere riconoscibili i progetti, fare rete, generare relazioni e attrarre investimenti. Illuminante l’esperienza di Campsirago, una frazione di trentasette abitanti del comune di Colle Brienza (Lecco), dove sono sorte ben quattro compagnie stabilmente residenti che hanno contribuito a frenare lo spopolamento ed innescare un processo di rigenerazione. Il teatro stabile come motore di innovazioni la cui forza deriva dalla sua fragilità; una opportunità per le nuove generazioni; passare dalla logica dei progetti a quella dei soggetti per permettere alle imprese impegnate in ambito culturale di avere maggiori certezze.
UN CONFRONTO franco e approfondito che ha evidenziato i chiaroscuri di un settore in crescente evidenza dal quale trarre le opportune riflessioni per quegli interventi strutturali che paiono ormai non più oltre procrastinabili.
Michele Apollonio