Giovedì 26 Dicembre 2024

SS89 la strada dimenticata

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Neanche San Leonardo ha fatto il miracolo

«IL PROGETTO per un investimento di circa 68milioni di euro, prevede l’allargamento della sede stradale, il posizionamento di uno spartitraffico continuo, un nuovo ponte sul Candelaro, una variante stradale per consentire l’accesso all’abbazia di San Leonardo nonché una serie di accorgimenti finalizzati alla più razionale fruizione dell’area. I lavori dovrebbero partire agli inizi dell’anno prossimo e protrarsi per due anni».

LA NOTIZIA di cui innanzi non è di oggi, ma del 2021 e di conseguenza l’avvio dei lavori annunciati è riferito agli inizi del 2022. Siamo alla fine di marzo 2022 e di quel progetto, di quel finanziamento, di quei lavori non si ha alcuna notizia. Parliamo della SS89 Foggia-Manfredonia, la “strada della morte” per via dei tantissimi incidenti occorsi dei quali molti mortali. Da decenni ormai si va reclamando il necessario ammodernamento adeguato ai tempi correnti di una arteria trafficatissima che si dirama per San Giovanni Rotondo e per il Gargano. Mete che richiamano traffici intensi in tutte le stagioni dell’anno. Per non parlare dai numerosi tratturi che si immettono su quella carreggiata, di qualche stazione di servizio per carburanti, una cava di pietre, masserie e allevamenti, attività turistiche e certamente non ultimo, l’abbazia di San Leonardo frequentatissima dai fedeli provenienti non solo da Manfredonia e Foggia ma anche dai centri vicini. Un incrocio nel bel mezzo di un lungo rettilineo causa di incidenti anche mortali. Una serie di sbocchi che si immettono direttamente sulla strada.

INSOMMA una situazione stradale al limite della praticabilità quanto meno in sicurezza, ben nota alle competenti autorità ed enti preposti tant’è che erano corsi ai ripari annunciando progetti e finanziamenti che non sono mai passati alla fase esecutiva. Era il 2007 quando l’allora ministro alle infrastrutture e trasporti Mattioli, annunciava che l’Anas aveva predisposto il progetto definitivo per l’ammodernamento della statale 89 Garganica nel tratto Amendola-Manfredonia per una spesa di sessanta milioni di euro. Ci fu anche l’avviso di inizio del procedimento. Una buona notizia cui ne è però seguita un’altra che faceva sapere che non c’era la necessaria copertura finanziaria eppertanto la realizzazione dell’opera veniva messa in conto all’esercizio finanziario del 2009. Che, come vediamo, non è mai arrivata.

BYPASSANDO altri interventi risolutori fermatisi agli annunci, siamo arrivati al 2021quando l’approdo al Governo di Mario Draghi era stato annunciato in nome del cambiamento. Grande entusiasmo suscitò tra l’altro, il decreto cosiddetto “sblocca cantieri” che nell’elenco dei cantieri da attivare, prevedeva anche quello relativo alla famigerata SS89. L’insufflata di speranza che fosse giunto finalmente l’ora di vedere ristrutturata e ordinata quella arteria, era sostenuta dalla nomina del responsabile della struttura territoriale Anas Puglia, ingegnere Vincenzo Manzi, a commissario straordinario dell’esecuzione del progetto di interventi sulla Manfredonia-Foggia. È fatta, fu il sospiro generale. Le preghiere a San Leonardo si sono intensificate.

UN SOSPIRO che si è andato affievolendo man mano che sono passati i giorni, i mesi e anche ormai l’anno. Di quel progetto, di quelle opere risolutive nessuna traccia. Anche questa volta è finito in chissà quale dimenticatoio o assorbito da altra progettazione? Non è dato saperlo. I “nostri” rappresentanti a Roma e a Bari pare siano a tutt’altre faccende affaccendati, ad annunciare magari progetti grandiosi di strade garganiche, di ciclovie fascinose, di fantastici metrò del mare che vanno a rinforzare le favole pro-elettori.

  Michele Apollonio

 

 

 

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