Sono in salita nell’ultima settimana sia l’indice Rt che l’incidenza. Quest’ultima si attesta a 848 ogni 100.000 abitanti, rispetto a 725 ogni 100.000 abitanti della settimana precedente; mentre l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici dal 2 al 15 marzo 2022 è stato pari a 1,12 (range 0,87 – 1,44), in aumento rispetto alla settimana precedente quando era pari a 0,94 e con un valore sopra la soglia epidemica. Lo stesso andamento si registra per l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (RT 1,08). Lo ha evidenziato il consueto monitoraggio settimanale, coordinato dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità.
Dalla tabella sugli indicatori decisionali del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute emerge che in 7 Regioni l’incidenza supera i 1000 casi di Covid-19 per 100mila abitanti. Si tratta di: Abruzzo (1095,1), Basilicata (1209), Calabria (1118,5), Lazio (1023,5), Marche (1187,1), Puglia (1352), Umbria (1548,9).
La situazione negli ospedali
Quanto alla situazione negli ospedali, secondo la rilevazione giornaliera del ministero della Salute con data 24 marzo, il tasso di occupazione dei pazienti Covid in terapia intensiva è al 4,5%, lievemente in calo rispetto al 4,8% della settimana precedente (17 marzo). Considerando, invece, il tasso di occupazione in aree mediche, il dato a livello nazionale sale al 13,9% contro il 12,9% della settimana precedente. Nello specifico, nessuna Regione supera, nella settimana di riferimento, la soglia di allerta del 10% per l’occupazione di malati Covid nelle terapie intensive; mentre sono 11 le Regioni che si collocano sopra la soglia di allerta del 15% per l’occupazione dei reparti di area medica. Sono: Abruzzo (20%), Basilicata (25,7%), Calabria (33,8%), Lazio (17,4%), Marche (22,1%), Molise (15,9%), Puglia (20,8%), Sardegna (19,9%), Sicilia (24,3%), Toscana (15,4%), Umbria (30,1%).
Iss: aumentano al 15% casi Covid rilevati con tracciamento
Il monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute segnala, inoltre, che è in lieve aumento anche la percentuale dei casi di Covid-19 rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti (15% contro 14% la scorsa settimana). È stabile, invece, la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (37% contro 37%); mentre è in lieve diminuzione quella dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (48% contro 49%).